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La medicina presso gli antichi
Come
l’agricoltura procura gli alimenti ai corpi sani, così la medicina
(procura) la buona salute a (quelli) malati. Questa (= la medicina) in
realtà esiste dappertutto: poiché anche le popolazioni più rozze
conoscono erbe e altri rimedi (lett.: cose) efficaci per le ferite e per
le malattie (lett.: pronti all’aiuto delle ferite e delle malattie). Ma
tuttavia è stata coltivata presso i Greci alquanto di più che tra gli (lett.:
negli) altri popoli: e neppure presso costoro fin dalla prima origine ma
pochi secoli prima di noi, dal momento che si celebra Esculapio come il
(suo) più antico fondatore. E costui, poiché coltivò in modo un po’
più preciso questa scienza ancora rudimentale e popolare, fu accolto nel
numero degli dei. Poi i suoi due figli, Polidario e Macaone, che
seguirono il comandante Agamennone nella guerra di Troia, portarono un
aiuto non indifferente ai loro compagni. E tuttavia Omero ha raccontato
che non portarono qualche aiuto durante la pestilenza né in vari tipi di
malattie, ma che erano soliti curare soltanto le ferite con ferri da
chirurgo (lett.: col ferro) e con medicamenti. Da ciò appare che solo
queste parti della medicina furono trattate da loro e che queste sono
antichissime.
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