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L’educazione dei giovani
Si
deve tener lontana la fanciullezza dall’adulazione: ascolti la verità.
E tema ogni tanto, sia sempre rispettosa, si alzi davanti ai più grandi.
Non ottenga nulla per mezzo dell’ira: ciò che gli sia stato negato
quando piangeva gli sia offerto da tranquillo. E abbia davanti agli occhi
le ricchezze dei genitori, ma non le abbia in uso. Gli siano rimproverate
le azioni fatte male. Sarà opportuno che siano dati ai fanciulli
precettori e pedagoghi calmi: tutto ciò che è tenero si appoggia a
quelli che stanno vicino e cresce a somiglianza di quelli; i costumi delle
nutrici e dei pedagoghi si riflettono su quelli degli adolescenti ben
presto. Un fanciullo educato presso Platone, vedendo, dopo essere stato riportato dai genitori, il padre che gridava, disse: “Non ho mai visto ciò presso Platone”. Non dubito che abbia imitato il padre più in fretta di Platone. Il vitto sia innanzi tutto frugale e la veste non sia preziosa e il tenore di vita simile a quello dei coetanei: non si arrabbierà che qualcuno sia paragonato a lui, visto che tu lo hai reso pari a molti fin dall’inizio.
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