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Attilio Regolo
E’ ingiusto non fare menzione dell’animo fiero di A. Regolo che fu mandato a Roma dai Cartaginesi per convincere i suoi concittadini a restituire i prigionieri. Non avendo voluto convincere i concittadini, avrebbe potuto rimanere in patria, ma preferì ritornare a Cartagine, sia che volesse mantenere la parola data, sia che sperasse che i Cartaginesi fossero meno disumani. O se non fosse mai ritornato! Infatti i Cartaginesi lo presero e lo buttarono giù dalla sommità di un monte, dopo averlo chiuso in una botte che avevano rivestito di chiodi molto appuntiti. Egli non sarebbe dovuto tornare, direbbe qualcuno; avrebbe dovuto fare ciò che gli avevano ordinato i Cartaginesi. Perché dovremmo giudicare male un uomo che tutti gli storici lodano per la sua onestà?
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