Laomedonte
Era accaduto un tempo che per l’ira di Apollo e di Poseidone la città si
trovasse a mal partito. Infatti Apollo e Poseidone, volendo mettere alla
prova la tracotanza di Laomedonte, resi simili agli uomini, promisero
che dietro compenso avrebbero cinto di mura Pergamo. Ma a loro, dopo che
ebbero costruito le mura, non dava il compenso. Per questo Apollo mandò
la peste e Poseidone un mostro marino portato dall’alta marea che
afferrava gli uomini nella pianura. Ma, dicendo gli oracoli che ci
sarebbe stata la fine delle sventure, qualora Laomedonte avesse dato sua
figlia Esione in pasto al mostro marino, costui la espose, avendola
legata alle rocce vicino al mare. Eracle, avendola vista (così) esposta,
promise che l’avrebbe salvata se avesse ottenuto da Laomedonte le
cavalle che Zeus gli aveva dato come compenso per il rapimento di
Ganimede. Avendo Laomedonte detto che gliele avrebbe date, (Eracle)
avendo ucciso il mostro, salvò Esione. Ma non volendo (Laomedonte)
dargli il compenso, salpò avendolo minacciato che avrebbe fatto guerra a
Troia.
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