Il carattere dell'avaro -
Teofrasto
L’avarizia è il desiderio di un guadagno turpe e l’avaro è tale che,
quando ha ospiti, non mette in tavola abbastanza pane, e prende a
prestito da un ospite che alloggia presso di lui. E distribuendo le
parti, dice che è giusto che si dia il doppio a colui che distribuisce e
subito se la assegna. E si avvia a uno spettacolo con i figli allora
quando gli impresari dello spettacolo lasciano entrare gratis. E quando
si unge nel bagno, avendo detto: “Ragazzo, comprasti l’olio rancido”, si
unge con l’olio di un altro. E quando vengono trovate delle monete nelle
strade dai servi, è capace di chiedere la (sua) parte dicendo che il
guadagno è comune. E dà da lavare il mantello e avendone preso in
prestito (uno) da un conoscente se lo trascina per parecchi giorni
finché gli venga richiesto indietro. E quando si sposa uno degli amici o
dà in sposa una figlia, parte un po’ di tempo prima per non mandare un
regalo
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