Eruditi
e grammatici sotto Augusto:
IGINO
(spagnolo o di Alessandria d’Egitto, liberto): direttore della Biblioteca
Palatina;
varie
opere erudite ed antiquarie (perdute).
VERRIO
FLACCO, (Preneste, ? - Roma, dopo il
22 d.C.):
varie
opere di grammatica e di erudizione;
possediamo:
parte dei "Fasti";
da
ricordare: i Rerum Etruscarum libri e il Glossario De verborum
significatu (perduti).
Fu
epitomato da:
SESTO
POMPEO FESTO (II-III d.C.), a sua volta
compendiato da:
PAOLO
DIACONO (IX d.C.).
Possediamo
entrambe le loro opere.
Studi
tecnici sotto Augusto e sotto i Giulio-Claudii:
VITRUVIO POLLIONE (ex-ufficiale sovrintendente alle macchine a guerra sotto
Cesare ed architetto-ingegnere sotto Augusto):
De
architectura, 10 ll.:
-
L’architetto
ideale come uomo di cultura; i luoghi adatti alle costruzioni;
-
Storia
delle costruzioni; i materiali;
-
I
templi;
-
I
templi;
-
Gli
edifici pubblici;
-
Gli
edifici privati;
-
Le
rifiniture;
-
Le
opere idrauliche;
-
Le
meridiane;
-
Le
macchine.
AULO
CORNELIO CELSO (età di Tiberio;
forse medico):
Artes,
trattato enciclopedico che comprendeva 6 discipline (agricoltura,
medicina,
retorica, arte militare, filosofia, giurisprudenza).
Possediamo:
solo la sezione De medicina (8 ll.).
Fu
definito medicorum Cicero per il suo stile elegante e piacevole.
SCRIBONIO
LARGO (età di Claudio): Compositiones
(ricette mediche).
ANTONIO
MUSA (medico personale di Augusto): [De
herba vettonica, spurio].
POMPONIO
MELA (spagnolo; età di Tiberio o
Caligola o Claudio):
Chorogràphia (=
"descrizione dei luoghi"), 3 ll. Descrive tutto il mondo conosciuto;
punto di riferimento è il Mediterraneo. È
il primo vero e proprio geografo latino.
MARCO
VIPSANIO AGRIPPA (genero ed
ufficiale di Augusto): fu autore di una carta geografica di tutto il mondo
conosciuto, accompagnata da Commentarii utili per la sua comprensione.
Possediamo:
una copia di questa carta (del III sec. d.C.).
MARCO
GAVIO APICIO (età di Tiberio):
De
re coquinaria (= "sulla culinaria"): 10 ll. di ricette
di cucina. L’opera è per la massima parte spuria. Ad Apicio risale solo una
parte del corpus, derivante forse da due suoi libri, e cioè la sezione
sulle salse e quella sull’elaborazione dei manicaretti. Il resto dell’opera
è forse del IV sec. d.C.
Epos
storico di epoca giulio-claudia:
LUCIO
VARIO RUFO (età di Augusto):
De
morte, poema didascalico (?);
"Panegirico
di Augusto";
"Tieste",
tragedia.
ALBINOVANO
PEDONE (età di Augusto e di Tiberio):
poema sulle gesta di Germanico.
RABIRIO
(tarda età augustea): poema sulla terza
guerra civile.
CORNELIO
SEVERO (tarda età augustea): Res
romanae (?).
La
cosiddetta Appendix Vergiliana:
Raccolta
formatasi in età umanistica ed attribuita a Virgilio. Comprende per lo più
opere del periodo giulio-claudio:
Dyrae,
poemetto in esametri sulle confische delle terre; presuppone Virgilio (tarda
età augustea);
Lydia,
lamento pastorale per una donna, in ca. 80 esametri (tarda età augustea);
Catalepton,
15 componimenti di vario metro e tema: il 5° e l’8° potrebbero essere
effettivamente di Virgilio;
Culex,
epillio in esametri che ha per protagonista una zanzara (prima età
giulio-claudia?);
Ciris,
epillio in esametri (posteriore ad Ovidio, che presuppone);
Copa
(= caupa, "l’ostessa"), bozzetto in distici elegiaci
(età incerta);
Moretum
(= "la focaccia"), carme in esametri (età incerta);
Priapèa,
3 carmi erotici (età giulio-claudia avanzata?);
ElègIae
in Mecenatem, 2 elegie sicuramente posteriori a Virgilio, morto nel 19
a.C., poiché parlano della morte di Mecenate, dell’8 a.C.;
Aetna,
poemetto didascalico (tra l’età di Tiberio ed il 79 d.C., data dell’eruzione
del Vesuvio).
La
poesia "minore" sotto Nerone:
CALPURNIO
SICULO, 7 egloghe bucoliche alla
maniera di Virgilio;
CARMINA
EINSIDLENSIA, 2 frammenti
bucolici scoperti ad Einsiedeln nel 1869;
[NEMESIANO
(III d.C.), 4 egloghe tramandate per errore con quelle di Calpurnio Siculo];
LAUS
PISONIS, panegirico in esametri
di Pisone (forse l’organizzatore della congiura contro Nerone); l’autore
potrebbe essere Calpurnio Siculo.
NERONE,
Troica, poema epico sulla guerra di Troia; perduto;
ILIAS
LATINA, riduzione dell’"Iliade"
in ca. 1000 esametri latini;
CESIO
BASSO, carmi lirici, quasi tutti perduti;
SULPICIA,
liriche erotiche dedicate al marito Caleno, tutte perdute (salvo 2 versi).
Poeti
minori contemporanei di Ovidio:
VALGIO
RUFO: epigrammi, elegie, carmi bucolici;
DOMIZIO
MARSO: epigrammi;
EMILIO
MACRO: OrnithogònIa, Theriakà, De herbis, poemetti
didascalici in esametri;
GRATTIO,
Cynegetica, poemetto didascalico in esametri.
Poesia
astronomica sotto Tiberio:
GERMANICO
(15 a.C. - 19 d.C., nipote e figlio
adottivo di Tiberio e grande generale): Aratea
e Prognostica in
esametri, alquanto lacunosi: traduzione dei Phainòmena kài Prognòseis di
ARATO DI SOLI (IV-III a.C.), poemetto didascalico di contenuto
astronomico.
Prima
di lui avevano tradotto il poemetto VARRONE ATACINO (la sua traduzione è
perduta) e CICERONE; in seguito lo tradurrà anche AVIENO (IV
d.C.).
MANILIO,
Astronomica, 5 ll.: poemetto
didascalico in esametri sull’astronomia (che Manilio non distingue dall’astrologia),
forse incompiuto. È dedicato a Tiberio. Contenuto:
-
La
sfera celeste;
-
concetti
fondamentali dell’astronomia;
-
oroscopi;
-
oroscopi;
-
le
costellazioni non zodiacali.
La
storiografia fra Augusto e Tiberio:
STORICI
DELL’OPPOSIZIONE:
ASINIO
POLLIONE (Teate = Chieti,76 a.C. -
Roma, 4 d.C.): Historiae (dal 60 a.C. inpoi), perdute quasi per intero.
POMPEO
TROGO (Gallia
Narbonese, contemporaneo di Livio): Historiae
Philippicae, 44 ll., perdute; compendiate da GIUSTINO (II o III
d.C.); erano una storia universale da Babilonia ai tempi dell’autore; il
titolo è tratto da quello dell’opera del greco Teopompo, IV a.C.; la fonte
principale è il contemporaneo TIMÁGENE, anch’egli greco. È un’opera
"non allineata" per il fatto stesso di mettere Roma sullo stesso piano
di altri grandi imperi, come quello macedone (concezione "ciclica"
della storia).
TITO
LABIENO, detto "Rabieno"
per la veemenza dei suoi attacchi politici (età di Augusto): opera storica su
fatti recenti, bruciata per ordine di Augusto.
CREMUZIO
CORDO (età di Tiberio): Annales,
distrutti per ordine di Tiberio. Lo storico si risolse per questo al suicidio
(cfr. Consolatio ad Marciam di
Seneca).
SENECA
IL VECCHIO (Cordova,
50 a.C. - ? d.C.): storia delle guerre civili, perduta.
FENESTELLA
(età di Augusto o di Tiberio): Annales
perduti (?).
SERVILIO
NONIANO (età di Tiberio): opera storica
di cui sappiamo solo che è una delle fonti di Tacito.
AUFIDIO
BASSO (età
di Tiberio): storia di Roma da Cesare in poi e storia della guerra contro i
Germani: entrambe perdute. Erano il punto di partenza dell’opera storica, anch’essa
perduta, di Plinio il Vecchio.
STORICI
DEL CONSENSO:
AUGUSTO,
Res gestae (riportate anche nel Monumentum
Ancyranum); Commentarii
de vita sua, perduti.
AGRIPPA
(genero di Augusto):
autobiografia,
perduta.
VELLEIO
PATERCOLO (Irpinia,
? - Roma, ca. 30 d.C.): Historiae, 2 ll., lacunose (dai tempi
antichi all’età contemporanea, con particolare riguardo per Tiberio, che l’autore
adula vistosamente).
VALERIO
MASSIMO (?,
età di Augusto e Tiberio): Factorum et dictorum memorabilium libri novem:
non è una vera opera storica, ma una raccolta, in 9 ll., di exempla romani
e stranieri, per un totale di 94 rubriche; opera destinata alle declamationes
retoriche, di un evidente conformismo etico e politico.
CURZIO
RUFO (???
Forse età di Caligola o di Claudio): Historiae Alexandri Magni,
10 ll.
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