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Genitivo che dipende da un aggettivo o da un participio 

Genitivo retto da un aggettivo:  

Genitivo retto da un participio:  

Aggettivi che esprimono:

a) abbondanza o privazione:

plenus = pieno; refertus = ricolmo; fertilis = fecondo; inanis = vuoto;  inops = povero; profusus = prodigo; ecc.

Es.: Referta Gallia negotiatorum est, plena civium Romanorum = La Gallia è zeppa di uomini d’affari, piena di cittadini romani.

b) desiderio o insofferenza:

avidus, cupidus = desideroso, bramoso; studiosus = appassionato; fastidiosus = annoiato, infastidito; ecc.:

Es.: Catilina cupidus gloriae erat = Catilina era avido di gloria.

c) somiglianza o dissimiglianza:

     similis = simile; dissimilis = dissimile; par = pari; dispar = differente; aequalis = coetaneo; propinquus, affinis  = parente; ecc.:

     Es.: Filius patris dissimillimus erat = Il figlio era completamente diverso dal padre.

d) ricordo, oblio, esperienza, conoscenza, ignoranza:

     memor = memore; immemor = immemore; peritus = esperto; conscius = consapevole; prudens = pratico; insuetus = non avvezzo; imprudens = inesperto; ecc.:

     Es.: Sempronia saepe caedis conscia fuerat = Sempronia era stata spesso complice di omicidio.

e) proprietà, partecipazione, amicizia e i loro contrari:

     compos = padrone; proprius = proprio; particeps = partecipe; amicus = amico; alienus = estraneo; ecc.:

      Es.: Memoria communis est multarum artium = La memoria è comune a molte arti;

Regem manu excipiunt nec satis compotem mentis in tabernaculum deferunt = Prendono il re per mano e lo portano nella tenda non sufficientemente padrone di sé.

f) colpevolezza e innocenza: 

      sons, noxius = colpevole; insons, innoxius = innocente; ecc.:

     Es.: Te unum insontem culpae cladis hodiernae dei respicere debent = Gli dei devono considerare te il solo esente dalla colpa (innocente della colpa) della odierna sconfitta.

Se il participio è usato in funzione verbale mantiene il costrutto proprio del verbo; se è invece usato in funzione di aggettivo regge normalmente il genitivo. È comunque indispensabile in questi casi consultare attentamente il vocabolario.

I più comuni tra questi participi sono:

amans = amante; appetens = desideroso; neglegens = trascurato, negligente; metuens = timoroso; patiens = tollerante; impatiens = intollerante; observans = osservante; ecc.:

Es.: Semper appetentes gloriae fuistis = Foste sempre desiderosi di gloria;

Corpus eius patiens inediae algoris vigiliae, supra quam quoiquam credibile est = Il suo corpo era tollerante della fame, del freddo, della veglia, al di là di ogni credibilità.

Marius patiens frigus domum remeavit = Mario, poiché soffriva il freddo, ritornò a casa (= patiens è qui usato in funzione verbale, pertanto regge l’accusativo).

 

 

 

Attenzione:

Alcuni degli aggettivi riportati nella tabella (colonna di sinistra) ammettono anche altri costrutti, per cui è necessario controllare sempre con molta cura il vocabolario, per evitare errori a volte banali. Ne citiamo solo qualcuno per fornirti un esempio:

-  similis e dissimilis reggono il genitivo quando la somiglianza (o dissimiglianza) è considerata perfetta; reggono il dativo quando non è considerata perfetta:

Es.: Homo simillimus deo = Un uomo molto simile a un dio; 

Marius simillimus fratris est = Mario è del tutto simile al fratello;

-  conscius regge anche il dativo della cosa e della persona:

Es.: Conscius sibi = Consapevole a se stesso;

- reus può reggere anche de + ablativo (reus in realtà è un sostantivo mobile, che ha cioè il maschile e il femminile formati sulla stessa radice, per cui viene considerato alla stregua di un aggettivo):

Es.: Tribunum de ambitu reum fecerunt = Accusarono il tribuno di brogli elettorali;

         Catilina, pecuniarum repetundarum reus, prohibitus erat consulatum petere = A Catilina,  accusato   di concussione, era stato proibito di chiedere il consolato.