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Gli usi di ut

Quando incontri un ut in un brano di latino, prima di lanciarti in traduzioni avventate, ricordati che devi considerare molto attentamente la sua funzione.

Ut può reggere sia l’indicativo che il congiuntivo

 

I) Ut + indicativo:

a)       con valore comparativo = “come”; spesso in correlazione con sic, ita

Es.: ut tu me amas, sic ego te amo = come tu mi ami, così io ti amo

b)       con valore temporale = “appena, come”; spesso usato come ut primum

Es.: fugerunt, ut primum hostes viderunt = fuggirono non appena videro i nemici

c)       con valore dichiarativo-causale = “dato che, siccome, in quanto”

Es.: finitimi, ut sunt Gallorum subita et repentina consilia, inter se coniurant = i vicini, dato che le decisioni dei Galli sono affrettate e precipitose, fanno una lega tra loro

 

II)  Ut + congiuntivo:

a)       con valore finale = “affinchè, perché” + congiuntivo presente o imperfetto (negazione = ne)

Es.: tibi scribo ut te de victoria certiorem faciam = ti scrivo per informarti della vittoria

b) con valore consecutivo = “cosicchè”; spesso preceduto da sic, ita, tam, eo… (negazione = ut non)

Es.: tam bonus sum ut omnes me laudent = sono tanto buono che tutti mi lodano

d)       con funzione esplicativa nelle completive = “che, di, a” (negazione ne oppure ut non)

Es.: dux imperavit militibus ut proelium committerent = il comandante ordinò ai soldati di attaccare (= che attaccassero) battaglia

e)       con valore concessivo = “sebbene” (negazione ut non); spesso segnalato nella reggente da tamen (= tuttavia)

Es.: quod ut ita sit, quid habet ista res aut laetabile aut gloriosum? = e ammesso che ciò sia così, che cos’ha codesto fatto per allietarsene o vantarsene?

f)        con valore interrogativo soprattutto dopo il verbo video

Es.: vides ut alta stet nive candidum Soracte? = vedi come il Soratte sia candido per l’alta neve ?

 

Nota bene:

1)       ut può accompagnare semplicemente un termine della frase sottolineandone il valore predicativo col significato di “come, in qualità di”

Es.: Cicero ut consul = Cicerone come (in qualità di) console

2)       può avere valore limitativo-restrittivo col significato di “rispetto a, limitatamente a, almeno per, tenendo conto di…”

Es.: ut illis temporibus = almeno per quei tempi

3)       può essere seguito dal pronome relativo qui, quae, quod assumendo valore causale

Es.: inermes erant ut quibus nihil hostile suspectum esset = erano senz’armi poichè non avevano nessun sospetto (sulla presenza) del nemico

4) può essere seguito da si + congiuntivo col significato di “come se”, assumendo valore comparativo-ipotetico

Es.: tanta modestia dicto audiens fuit iussis absentium magistratuum, ut si privatus in comitio esset Spartae = obbedì con tanta modestia gli ordini dei magistrati assenti, come se fosse un privato cittadino nell’assemblea a Sparta

4)       ut si può presentare sotto la forma di uti: solo il contesto ti eviterà di confonderlo con l’infinito del verbo utor, eri, usus sum, uti!  

 

 

 

Schema riassuntivo

 

 

ut avverbiale  = “come” (l’ut in funzione avverbiale si trova spesso in correlazione con ita, sic: ut…sic; ita…ut)
= “come” interrogativo
ut   + indicativo = “quando”
ut   + congiuntivo  (finale) = “affinché + congiuntivo; per, a + infinito
ut   + congiuntivo  (completivo) = che; di + infinito
ut + congiuntivo  (concessivo) = benchè, sebbene, ammettiamo che
ut + congiuntivo  (consecutivo) = cosicchè