Torna all'Indice delle versioni

Torna alla Home

 

Panico nell’esercito di Pompeo

At Pompeius cognitis his rebus, quae erant Orici atque Apolloniae gestae, Dyrrachio timens diurnis eo nocturnisque itineribus contendit. Simul Caesar adpropinquare dicebatur; tantusque terror incidit eius exercitu, quod properans noctem die coniunxerat neque iter intermiserat, ut paene omnes ex Epiro finitimisque regionibus signa relinquerent, complures arma proicerent, ac fugae simile iter videretur. Sed cum prope Dyrrachium Pompeius constitisset castraque metari iussisset, perterrito etiam tum exercitu princeps Labienus procedit iuratque se eum non deserturum eundemque casum subiturum, quemcumque ei fortuna tribuisset. Hoc idem reliqui iurant legati; hos tribuni militum centurionesque sequuntur, atque idem omnis exercitus iurat. Caesar praeoccupato itinere ad Dyrrachium finem properandi facit castraque ad flumen Apsum ponit in finibus Apolloniatium, ut castellis vigiliisque bene meritae civitates tutae essent [praesidio], ibique reliquarum ex Italia legionum adventum expectare et sub pellibus hiemare constituit. hoc idem Pompeius fecit et trans flumen Apsum positis castris eo copias omnes auxiliaque conduxit.

Cesare, B. C. 3. 13

 

 

Ed ecco la traduzione letterale

                                                            

Ma Pompeo, conosciute quelle cose che erano state fatte a Orico e ad Apollonia, temendo per Durazzo, si diresse là con marce diurne e notturne. Nello stesso tempo si diceva che Cesare di avvicinava e sul suo esercito si abbatté un terrore così grande, perché affrettandosi aveva unito la notte al giorno e non aveva interrotto il cammino, che quasi tutti dall’Epiro e dalle regioni confinanti abbandonavano le insegne, parecchi gettavano le armi e la marcia sembrava simile a una fuga. Ma essendosi Pompeo fermato presso Durazzo e avendo ordinato di porre il campo, poiché l’esercito era ancora allora  spaventato, Labieno si fa avanti per primo e giura che non lo abbandonerà e che affronterà (oppure: giurò che non lo avrebbe abbandonato e che avrebbe affrontato) le stesse vicende, qualunque (sorte) la fortuna gli avesse riservato. Lo stesso giuramento fanno gli altri luogotenenti; seguono questi i tribuni militari e i centurioni e lo stesso giuramento fa tutto l’esercito. Cesare, essendo stata anticipata (da Pompeo) la marcia su Durazzo, smette di affrettarsi e pone l’accampamento presso il fiume Apso nel territorio degli Apolloniati, affinché le città benemerite fossero protette in sicurezza con fortini e posti di guardia, e lì stabilì di aspettare l’arrivo dall’Italia delle altre legioni e di svernare sotto le tende. Questa stessa cosa fece Pompeo e, posto il campo al di là del fiume Apso, lì condusse tutte le (sue) truppe e le milizie ausiliarie.

Nota Bene: frequente l'uso del presente da cui dipendono proposizioni con i tempi storici: si tratta dunque di un presente storico che può anche essere tradotto con il perfetto. Abbiamo preferito mantenere la traduzione letterale, anche se la resa in italiano a volte risulta faticosa.


 

 

 

 

   

 

 

 In questa sezione, sei il visitatore numero