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Lusso di Lucullo
L.
Lucullus, consul creatus, ad Mithridaticum bellum missus est atque ingenti
praeda facta, ditissimus Romam rediit.
Tum coepit villas magnificas immenso sumptu aedificare et tam splendide epulari,
ut nemo umquam magnificentiores epulas apparare visus sit. Habuit Lucullus apud
Tusculum villam pulcherrimam, porticibus et exedris ornatam. Eo (= avverbio) cum
venisset Pompeius, omnibus rebus circumspectis, “Haec villa, inquit, mihi
aestate amoenissima, sed hieme minus commoda esse videtur”; cui Lucullus
respondit: “An (= O forse) tibi videor minus sapere quam harundines, quae,
adventante hieme, sedem commutant?”.
Olim, cum modica cena ei apposita esset, coquum vehementer obiurgavit: atque
illi se excusanti (= che si giustificava) et dicenti: “Sic mihi visum est facere,
quod nemo
ad cenam invitatus erat”, Lucullus iratus "Quid? (= Ebbene) - inquit– Nonne tibi
visus est Lucullus apud Lucullum cenaturus esse?".
Ed ecco la traduzione letterale
Lucio Lucullo, creato console, fu mandato alla guerra contro Mitridate (lett.: mitridatica) e avendo fatto un gran bottino, tornò a Roma ricchissimo. Allora incominciò a costruire splendide ville con una enorme spesa e a banchettare tanto sontuosamente che sembrò che nessuno mai allestisse banchetti più grandiosi. Lucullo ebbe una villa bellissima presso Tusculo, ornata con porticati e sale. Pompeo, essendo andato là, dopo aver osservato tutte le cose, disse: "Mi sembra che questa villa sia piacevolissima d'estate, ma meno adatta d'inverno"; a lui Lucullo rispose: "O ti sembra forse che io sia meno saggio delle rondini che, quando arriva l'inverno, cambiano sede?". Una volta, essendogli stata imbandita una cena modesta, rimproverò fortemente il cuoco e a lui che si scusava e che diceva "Mi è sembrato opportuno fare così, perché non era stato invitato nessuno a cena", Lucullo adirato disse: "Ebbene? Non ti è sembrato che Lucullo avrebbe cenato da Lucullo?".
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