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Apollo e il drago Pitone

Inter Graeciarn et Thessaliam surgit mons Parnassus. Apud montis radices est vallis amoena et olearurn plena et limpidus fons frigidis aquis terram fecundat. Olim tamen vallis a pastoribus deserta erat, quia ingens anguis - Python ab accolis appellabatur - omnes agros vastabat et ad fontem accessum impediebat. Ex serpentis ore pestilens halitus emittebatur et homines atque animalia veneno necabantur. Olim Apollo, postquam ex Olympo descendit, in vallern pervenit et fonti appropinquavit. Ubi deum vidit Python, ex ore suo venenum magno impetu vomuit. Tunc  Apollo ex suo arcu argenteo plurimas sagittas emisit, taetrum monstrum interfecit atque incolas ex omni metu liberavit. Ad memoriam tanti beneficii Apollo nominatus est Pythius et in illa regione templum magnificurn aedificatum est, ubi deus oraculum suum posuit.

 

 

 

Ed ecco la traduzione letterale

                                                            

Tra la Grecia e la Tessaglia sorge il monte Parnaso. Presso le radici del monte c’è una valle deliziosa e piena di ulivi e una limpida fonte feconda la terra con le fresche acque. Una volta tuttavia la valle era stata abbandonata dai pastori poiché un enorme serpente - veniva chiamato Pitone dagli abitanti - devastava tutti i campi e impediva l’accesso alla fonte. Dalla bocca del serpente veniva emesso un fiato pestilenziale e gli uomini  e gli animali  morivano a causa del veleno. Una volta Apollo, dopo che scese sull’Olimpo, giunse nella vale e si avvicinò alla fonte. Quando Pitone vide il dio, dalla sua bocca vomitò con grande impeto il veleno. Allora Apollo scagliò dal  suo arco d’argento moltissime frecce, uccise l’orribile mostro e liberò gli abitanti da ogni paura. A ricordo di un beneficio tanto grande, Apollo fu nominato Pizio e in quella regione venne edificato un magnifico tempio, in cui il dio pose il suo oracolo.

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