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Cosa farò da grande

 Una donna bellissima, la Scultura [lett.: l’arte (statuaria)], diceva al giovane: “Prima di tutto crescerai forte (lett.: sarai allevato fortemente) e avrai le spalle robuste, sarai poi estraneo a qualsiasi (lett.: ogni) invidia; e non andrai mai in una terra straniera, abbandonando la patria e i familiari e non per le parole ti loderanno tutti. E non disgustarti per la semplicità della (mia) figura né per il sudiciume della (mia) veste; anche quel famoso Fidia, partendo da tali inizi, ci mostrava Zeus e Policleto eseguiva Era. Costoro, certo, sono venerati insieme con gli dèi. Quando diventerai uno di questi, tu stesso sarai famoso presso tutti gli uomini, renderai invidiabile anche (tuo) padre e renderai insigne anche la patria”. La bellissima donna diceva queste e moltissime altre cose, cercando di convincermi con zelo; ma non ricordo più: la maggior parte delle cose ormai mi sfuggiva dalla memoria.


 

 


 

 

 

 

   

 

 

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