Morte di due poeti - Valerio Massimo |
Un accesso di riso incontrollabile costò la vita a Filemone1. Dato che un asinello (gli) stava mangiando dei fichi preparati per lui e (già) apparecchiati2, gridò al (suo) schiavo che lo scacciasse; ma poiché questi era arrivato quando ormai tutti (i fichi) erano stati divorati, disse: "Visto che sei stato così lento, adesso offri (anche) il vino all'asinello!" E subito, accompagnando la (sua) spiritosaggine con una serie di ansimanti risate3, strozzò la (sua) vecchia gola ostacolando la respirazione4. (Di) Pindaro, invece, dopo che si era abbandonato al sonno nel ginnasio con la testa adagiata sul grembo di un ragazzo che amava come nessun altro5, non si seppe che era morto prima che, volendo il ginnasiarca chiudere ormai quel posto, si tentasse invano di svegliarlo6. Ed (io) davvero sarei propenso a credere che una così grande ricchezza poetica ed una così serena fine della vita gli siano state concesse dalla medesima benevolenza degli dèi. |
Soluzione dell'esercizio: I congiuntivi: ut illum abigeret: il congiuntivo è dovuto alla natura della proposizione (completiva di senso volitivo); cum... supervenisset: cum narrativo con valore temporale-causale; cum... quieti se dedisset: cum narrativo con valore temporale-causale; non prius... quam... excitaretur: il congiuntivo nella temporale esprime fatto solo intenzionale, non realizzatosi; crediderim: congiuntivo indipendente potenziale (si ricordi che il perfetto ha lo stesso valore del presente). I nessi relativi sono: qui cum = et cum is (anàstrofe); cui quidem = et ei quidem.
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