Presagi della morte di Cesare - Svetonio La morte imminente fu annunciata a Cesare da chiari prodigi. (Egli) venne a sapere che le mandrie di cavalli che aveva consacrato, attraversando il Rubicone, al (dio del) fiume, e aveva lasciato libere di vagare1 senza guardiano, si rifiutavano con assoluta ostinazione di pascolare2 e piangevano a dirotto. E mentre faceva un sacrificio, l'aruspice Spurinna (lo) ammonì di guardarsi dal pericolo, che non si sarebbe protratto oltre le Idi di marzo. In quella notte, poi, che precedette il giorno dell’assassinio, anche (Cesare) stesso sognò ora di volare al di sopra delle nubi, ora di stringere la mano di Giove; e la moglie Calpurnia sognò che crollava la sommità della casa e che il marito veniva ucciso nel suo grembo; e all’improvviso le porte della camera da letto si aprirono da sole. A causa di questi (presagi), ed anche per il cattivo stato di salute, (Cesare), a lungo indeciso se restare in casa e differire (gli affari) che si era proposto di trattare davanti al Senato, alla fine, poiché Decimo Bruto (lo) esortava a non deludere i (senatori) accorsi in gran numero e che lo stavano aspettando ormai da un pezzo, verso la quinta ora s’incamminò, e quando gli fu consegnato da uno che gli era venuto incontro un biglietto che denunciava la congiura, (lo) mise insieme con gli altri biglietti3 che teneva nella mano sinistra, come se volesse leggerlo più tardi. Dopo aver fatto quindi molti sacrifici, poiché non riusciva ad ottenere auspici favorevoli, entrò in curia incurante di ogni scrupolo religioso, deridendo Spurinna ed accusandolo di dire il falso4, perché le Idi erano arrivate senza alcun danno per lui: Spurinna però gli rispose5 che erano arrivate, sì, ma non erano (ancora) passate. Soluzione dell'esercizio: le comparative ipotetiche sono due, entrambe implicite: quasi mox lecturus (sottinteso esset) e ut falsum (= ut falsus esset); la causale soggettiva è quod sine ulla sua noxa Idus Martiae adessent; i congiuntivi obliqui sono proferretur e adessent (in entrambi i casi si riporta indirettamente il pensiero di persona diversa da chi scrive); le interrogative indirette dubitative (fra loro coordinate) sono an se contineret et... differret.
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