Un
padre troppo severo
-
Plinio
il Giovane
Un tale rimproverava suo figlio perché
spendeva un po’ troppo nel comprare1 cavalli e
cani. Quando il giovane se ne fu andato, io (dissi) a costui: "Ehi tu, non
hai mai fatto (nulla) che potesse essere rimproverato da tuo padre? (Non l’)hai
(mai) fatto, dico? Non fai talvolta (qualche cosa) che tuo figlio, se all’improvviso
egli (diventasse) padre (e) tu figlio, potrebbe rimproverare con altrettanta
severità? Non sono forse tutti gli uomini portati a commettere qualche errore2?
Non è uno indulgente con se stesso in una scappatella, un altro in un’altra3?"
Spinto da un esempio di severità smodata, ti ho scritto queste parole4
in nome della (nostra) vicendevole amicizia, perché anche tu non debba trattare
un giorno tuo figlio troppo aspramente e troppo duramente. Pensa che egli è un
bambino e che tu (lo) sei stato, e adempi al ruolo di padre in modo da5
ricordarti che sei un uomo e che sei il padre di un uomo.
Soluzione degli esercizi:
sumptuosius = avverbio comparativo assoluto;
emeret = introdotto da quod, è il verbo
della proposizione causale soggettiva;
-ne = particella enclitica interrogativa;
posset = congiuntivo caratterizzante introdotto dal
quod relativo;
reprehendat = congiuntivo caratterizzante
introdotto dal quod relativo;
ne = introduce una proposizione finale
negativa;
quando = aliquando, avverbio indefinito; ha
perso il prefisso –ali in quanto preceduto da ne;
acerbius duriusque = avverbi comparativi
assoluti: si possono tradurre con un’endiadi.
Il valore dei quattro quod:
Nota 2
Nota 3
Nota
5
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