L’uomo è accecato dall’amore di sé - Platone
Chi ama è cieco riguardo all’(oggetto) amato, cosicché giudica male il giusto, il bene e l’onesto1, ritenendo di dover anteporre sempre il proprio (interesse) al vero2; bisogna infatti che l’uomo destinato ad essere grande non ami né se stesso né le proprie cose, ma il giusto, sia che si trovi ad essere messo in pratica da lui, sia piuttosto da un altro. Ed (è) da questo stesso errore (che) è nata per tutti la convinzione che la propria ignoranza sia sapienza3; per cui, (pur) non sapendo, per così dire, nulla, pensiamo di sapere tutto, e, non affidando ad altri ciò che4 non sappiamo fare, siamo costretti a sbagliare facendo(lo) da soli5. Perciò bisogna che ogni uomo eviti di amare troppo se stesso, ma cerchi di seguire sempre chi è6 migliore di lui.
Soluzione dell'esercizio: I pronomi riflessivi sono quelli sottolineati:
Nota 2
Nota 3
Nota 6
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