Medea si vendica di Giàsone - Pseudo-Apollodoro |
Giàsone e Medea giunsero1 a Corinto e (vi) trascorsero1 dieci anni felicemente, ma un giorno2, poiché Creonte, il re di Corinto, offriva in moglie a Giàsone la figlia Glauce, Giàsone, ripudiata Medea, sposò1 (la principessa). Allora ella (= Medea), chiamati a testimoni gli dèi su cui Giàsone aveva giurato e biasimata più volte l'ingratitudine di Giàsone, mandò (in dono) alla sposa un peplo intriso di veleni, indossato il quale (ella) fu divorata da un fuoco violento insieme con il padre che cercava di soccorrerla, poi uccise i figli che aveva (avuto) da Giàsone, Mèrmero e Ferète, e, ottenuto dal Sole un carro trainato da3 draghi alati, fuggendo su questo giunse ad Atene. |
Soluzione dell'esercizio:
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(1) sta per quibus.