Morte
di Cicerone
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Livio
Marco Cicerone all’arrivo
dei tribuni si era allontanato dalla città, sapendo per certo, cosa
che (in effetti) era (vera), che non si poteva sottrarre ad Antonio
più di quanto Cassio e Bruto si potessero (sottrarre) a Cesare (=
Ottaviano). In un primo tempo era fuggito nella villa di Tusculo; di
là, per vie traverse, parte per la villa di Formia, con l’intenzione
di imbarcarsi da Gaeta. E dopo che, preso il largo di là parecchie
volte, ora i venti contrari lo avevano riportato indietro, ora non
poteva egli stesso sopportare il rollìo della nave in balia del mare
agitato1, lo prese infine il tedio della
fuga e della vita, e ritornato alla villa precedente, che dista dal
mare poco più di mille passi (= un miglio), disse: "Morirò
nella patria spesso salvata (da me)". È noto che i suoi servi
erano
pronti a combattere coraggiosamente e fedelmente; (ma) egli ordinò di
deporre la lettiga e di sopportare tranquilli ciò a cui l’iniqua
sorte lo costringeva. A lui che si sporgeva dalla lettiga e che
offriva il collo immobile fu tagliata la testa. Né (questo) fu
abbastanza per la stolta crudeltà dei soldati; gli tagliarono anche
le mani, rimproverando(le) di aver scritto qualcosa contro Antonio.
Così il capo (fu) portato ad Antonio e per suo ordine (fu) posto sui
rostri fra le due mani.
Soluzione dell’esercizio:
sub
= preposizione che regge l’accusativo: si tratta di un complemento
di tempo determinato (risponde alla domanda "quando?") che
esprime
un’indicazione di tempo approssimativa;
id
quod erat
= espressione incidentale con valore appositivo. Corrisponde a id
est quod erat in cui id est è una principale, quod erat
è una relativa;
conscensurus
= participio futuro congiunto al soggetto: esprime l’intenzione di
Cicerone, e dunque ha valore finale;
cum
= cum narrativo con valore causale;
passibus
= complemento di paragone espresso in ablativo semplice;
cogeret
= è il verbo della proposizione relativa introdotta da quod:
il congiuntivo è dovuto al fatto che il periodo è riportato in oratio
obliqua;
prominenti…
praebentique = participi congiunti a ei (= Cicerone)
sottinteso;
exprobrantes
= participio congiunto al soggetto sottinteso milites.