Siamo tutti mortali e il nostro destino è inesorabile - Lisia

 

 

Se infatti fosse possibile a coloro che sono sfuggiti ai pericoli della guerra (lett.: nella guerra) essere immortali per il resto del tempo, sarebbe giusto per i vivi piangere per tutto il tempo i morti; ma ora la (nostra) natura (è) succube delle malattie e della vecchiaia e la divinità che ha avuto in sorte il nostro destino (è) inesorabile. Cosicché conviene considerare molto fortunati costoro che finirono così la (loro) vita, avendo lottato per gli ideali più grandi e più nobili, non avendo affidato la loro sorte al caso (lett.: non essendosi affidati al caso riguardo a se stessi), né avendo aspettato la morte spontanea, ma avendo scelto la più bella. E infatti i loro ricordi sono eterni e i loro onori sono invidiabili da tutti gli uomini; ed essi sono pianti per la (loro) natura come mortali, ma sono celebrati nei canti a causa del (loro) valore come immortali