Gli Argonauti e le donne di Lemno - dallo Pseudo-Apollodoro

Quando gli Argonauti, capitanati da Giàsone1, approdarono2 a Lemno, l'isola si trovava ad essere deserta di uomini e governata da Ipsìpile, la figlia di Toante, per il seguente motivo: le donne di Lemno non onoravano Afrodite; essa, allora, le punì rendendole puzzolenti3, e per questo i loro mariti, prendendo(si) delle prigioniere di guerra dalla vicina Tracia, dividevano il letto con loro. (Così) oltraggiate, le donne di Lemno uccisero i (loro) padri e i (loro) mariti; soltanto Ipsìpile mise in salvo, nascondendolo, suo padre Toante. Sbarcando dunque a Lemno, allora in potere delle donne, gli Argonauti si unirono alle donne. Ipsìpile giacque con Giàsone, e generò (con lui) (due) figli, Eunèo e Nebròfono.

 

 

Soluzione dell'esercizio:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nota 1
essendo capitano della flotta Giàsone;

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Nota 2
letteralmente è un presente; consideriamo tutti i presenti del brano come "storici".

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Nota 3
getta su di loro un fetore.

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