L’uomo cittadino del mondo - Epitteto

 

 

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Epitteto, Dissertationes ab Arriano digestae 1. 9. 1-6

 Traduzione:

Se sono vere queste affermazioni dei1 filosofi circa la parentela tra2 Dio e gli uomini, che altro rimane agli uomini se non l’(esempio) di Socrate, (cioè) di non dire mai, a chi (gli) domandasse di dove fosse, che era ateniese o corinzio, ma cittadino del mondo? Perché infatti dici di essere ateniese e non invece di quell’angolo soltanto in cui fu gettato il tuo misero corpo quando nacque? O evidentemente, (provenendo) dal (luogo) più importante, e che comprende non solo quello stesso angolo, ma anche tutta la tua famiglia, e insomma (il paese) da cui è discesa fino a te la stirpe dei (tuoi) avi, da quello, per caso, prendi il nome di Ateniese e Corinzio3? (a)

oppure:

o (non) è evidente che dal (luogo) più importante, e che comprende non solo quello stesso angolo, ma anche tutta la tua famiglia, e insomma (il paese) da cui è discesa fino a te la stirpe dei (tuoi) avi, da quello, qualunque esso sia, prendi il nome di Ateniese e Corinzio3? (b)

oppure:

o non (è) chiaro che (derivi) da un essere superiore, e che comprende non solo quello stesso angolo (di terra), ma anche l’intera tua casata, e che tu francamente ti chiami ateniese e corinzio se mai dal luogo da cui la stirpe dei tuoi progenitori è giunta fino a te? (c)

Colui dunque che abbia studiato attentamente l’organizzazione dell’universo e che abbia imparato che "la più grande e la più autorevole e la più universale di tutte (le comunità) è quella tra4 uomini e Dio, e che da quello (= Dio) sono discesi i semi generativi, non solo in mio padre e nemmeno in mio nonno, ma in tutte le cose che sono generate e che crescono sulla terra, e principalmente negli esseri razionali, poiché solo questi partecipano per natura5 della relazione con Dio, essendo legati a lui attraverso6 la ragione", perché non dovrebbe dire che è cittadino del mondo?

 

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 Translation:

If the things are true which are said by the philosophers about the kinship between God and man, what else remains for men to do than what Socrates did? Never in reply to the question, to what country you belong, say that you are an Athenian or a Corinthian, but that you are a citizen of the world. For why do you say that you are an Athenian, and why do you not say that you belong to the small nook only into which your poor body was cast at birth? Is it not plain that you call yourself an Athenian or Corinthian from the place which has a greater authority and comprises not only that small nook itself and all your family, but even the whole country from which the stock of your progenitors is derived down to you? He then who has observed with intelligence the administration of the world, and has learned that the greatest and supreme and the most comprehensive community is that which is composed of men and God, and that from God have descended the seeds not only to my father and grandfather, but to all beings which are generated on the earth and are produced, and particularly to rational beings - for these only are by their nature formed to have communion with God, being by means of reason conjoined with Him - why should not such a man call himself a citizen of the world?

(Tratto da The Internet Classics Archive)

 

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Nota 1
queste cose dette dai;

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Nota 2
di… e degli;

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Nota 3
chiami te stesso Ateniese e Corinzio;

 

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Nota 4
(originata) da;

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Nota 5

sono per natura (tali) da partecipare;

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Nota 6
intrecciati a lui secondo.

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(a) questa è l'interpretazione proposta dalla Loeb Classical Library;

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(b) questa è l'interpretazione proposta dalle Belles Lettres;

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(c) questa è l'interpretazione proposta da Renato Laurenti.

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