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Prima di tutto, dunque, bisogna esaminare quale sia il compito dei regnanti: se noi infatti nei suoi tratti essenziali abbracceremo in modo conveniente la grandezza dell’intera questione, volgendo lo sguardo in questa direzione, parleremo meglio anche degli aspetti particolari (lett.: delle sue parti). Io penso, in realtà, che tutti converrebbero che è compito dei re (lett.: spetta a loro) porre fine alle sofferenze dello Stato (lett.: far cessare lo stato dall’essere in difficoltà), mantenerlo nella prosperità (lett.: custodirlo quando sta bene) e renderlo grande quando è piccolo (lett.: da piccolo): infatti gli altri affari che capitano ogni giorno, devono essere trattati in vista di questi scopi. È certo evidente anche che bisogna che coloro che avranno questo potere (lett.: potranno queste cose) e che prendono decisioni su questioni di tale importanza non siano indolenti né negligenti, ma che si preoccupino di essere più assennati (lett.: comportarsi in modo più assennato) degli altri. È chiaro infatti che la grandezza del loro regno dipenderà dal tipo di educazione morale che si saranno dati (lett.: avranno i regni tali quali formeranno le loro menti). Cosicché a nessuno degli atleti conviene allenare il corpo così come ai re (conviene allenare) la propria anima.
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