Chi si candida alle elezioni deve accettare il verdetto dell’elettorato - Cicerone

 

"Il popolo ha giudicato male". Ma ha giudicato. "Non avrebbe dovuto [debuit = falso condizionale]". Ma ha potuto. "Non (lo) sopporto". Ma molti cittadini illustrissimi ed assai saggi (l') hanno sopportato. E' questa, infatti, la prerogativa dei popoli liberi, e particolarmente di questo (nostro) popolo (che è) il primo ed il dominatore e il vincitore di tutte le genti: potere, con i (suoi) voti, dare o togliere quel che gli pare a ciascuno; a noi invece spetta, a noi (politici)1 che siamo sballottati  in questi flutti tempestosi della volontà popolare2, sopportare con moderazione i voleri del popolo, attirar(li verso di noi quando sono) contrari, conservar(li quando ce li siamo) accattivati3, placar(li quando sono) agitati; non renderci schiavi del popolo se non consideriamo importanti le cariche politiche; se invece (le) desideriamo, non stancarci di supplicar(lo). Passo ora dalla parte del popolo stesso, per discutere contro di te con le sue parole piuttosto che con le mie. Esso, se s'incontrasse con te e se potesse parlare con una sola voce, direbbe queste cose: "Io, Laterense, non ho anteposto Plancio a te, ma, siccome eravate uomini altrettanto onesti, ho concesso il mio favore piuttosto a colui che me (l') aveva sollecitato che a colui che mi aveva supplicato non troppo umilmente". Risponderai - credo - che tu, confidando nella magnificenza e nell'antichità della (tua) famiglia, non hai ritenuto di dover svolgere una campagna elettorale accanita. Ma quello (= il popolo) ti richiamerà alle sue consuetudini ed agli esempi dei suoi antenati: dirà che ha sempre voluto essere pregato, (ha) sempre (voluto) essere supplicato. 

Soluzione dell'esercizio:

I periodi ipotetici sono:

honores si magni non putemus, non servire populo: periodo ipotetico dipendente con apòdosi all'infinito; è del primo tipo (realtà);

sin eos expetamus, non defetigari supplicando: periodo ipotetico dipendente con apòdosi all'infinito; è del primo tipo (realtà);

si tecum congrediatur et si una loqui voce possit, haec dicat: periodo ipotetico indipendente del secondo tipo (possibilità). E' un classico exemplum fictum, poiché presenta come possibile un fatto irrealizzabile (è evidente che il popolo non può parlare con una sola voce).

 

 

 

 

 


Nota 1
è invece nostro (compito), nostro;

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Nota 2
questa tempesta e (questi) flutti [endìadi] del popolo;

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Nota 3
conservar(li dopo che sono stati) prodotti.

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