La libertà anzitutto - Plutarco |
Gli spartani Bulis e Sperchis, recatisi come volontari da Serse, re dei Persiani, per (subire) un castigo - di cui Sparta era debitrice (nei confronti dei Persiani) in base ad un oracolo -, presentatisi al cospetto di Serse, lo esortarono1 a sacrificarli nel modo che preferiva in nome degli Spartani. Ma poiché quello (= il re), pieno di ammirazione, li liberò2 e (li) giudicò degni1 di rimanere presso di lui, essi risposero: "E come potremmo vivere qui, dopo aver lasciato una patria e delle leggi e degli uomini tali che per essi3 abbiamo affrontato un viaggio così lungo per (venire a) morire?". E dal momento che il comandante Indarne li pregava (ancora) più insistentemente, e prometteva loro che4 avrebbero ottenuto i medesimi onori degli amici del re più altolocati, risposero: "Ci sembra che tu ignori quanto grande sia il (valore) della libertà, alla quale una persona sana di mente non potrebbe preferire (neppure) l'impero dei Persiani5." |
Soluzione dell'esercizio: Entrambi gli , accompagnati dall'ottativo, hanno valore potenziale.
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