Participio riferito a ferae:
puoi tradurlo con un aggettivo corrispondente a ferus,
a, um.
È predicato nominale: la copula sottintesa è erat.
Dativo
di effetto. Ricordi la costruzione del doppio dativo? Puoi ripassarla nella
sintassi dei casi (dativo). Qui c’è un dativo solo: manca quello della persona, rappresentato
ovviamente dal pubblico.
Se non fai molta attenzione, qui rischi di scrivere qualche sciocchezza: fremitu, sonoro e toris sono dei
“falsi amici”. Fremitu non è
certamente un “fremito” e sonoro,
aggettivo coordinato a terrifico, non
vuol dire in questo caso “sonoro”: è un leone, non una cicala! Dunque qual
è il suo verso? Anche toris non ha
nulla a che vedere con i tori (= tauri).
Participio congiunto a comis. Sii preciso: come si chiama la “chioma” del leone?
Participio congiunto al successivo servus. Ad pugnam, retto da datus, è complemento di fine.
Dativo di possesso.
È il complemento oggetto di vidit: si tratta sempre di Androclo.
In questo caso corrisponde al nostro “quasi”. Di solito però significa "come se" ed introduce una comparativa ipotetica (ripassala!), come pure tamquam, che trovi poco oltre. In effetti quasi admirans e tamquam noscitabundus si possono considerare delle comparative ipotetiche espresse in forma implicita (= "come se fosse meravigliato", "come se cercasse di riconoscerlo").
Attenzione anche qui alle scelte lessicali: se... adiungit non vuol dire “si aggiunge”! Considera che il narratore sta paragonando quel leone ad un cagnolino. Se con te vive un cane o un gatto, ricordati come si comportano quando ti si avvicinano in segno di affetto.
Attenzione: se traduci crura eius con “le sue gambe” ti trovi poi in difficoltà a tradurre exanimati, che si riferisce ad eius. Ordina così: demulcet leniter lingua crura et manus eius, prope iam exanimati metu.
Gerundivo in luogo del gerundio: quale proposizione implicita esprime? Per refert consulta il vocabolario sotto la voce refero: non ha nulla a che vedere con interest e refert impersonali che hai studiato nella sintassi dei casi (genitivo).
Ablativo assoluto: anche in questo caso si tratta di una proposizione comparativa ipotetica espressa in forma implicita (vedi nota 9).
In questo caso non si tratta del verbo videor, bensì del passivo di video, come dovresti capire dalla presenza del complemento d'agente ab omnibus. Attenzione poi ad identificare correttamente, tra laeti et gratulabundi e homo et leo, il soggetto ed il suo complemento predicativo: non è affatto difficile, perché solo una delle due traduzioni ha senso.