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Ecco
le tracce dei temi proposti per l'Esame di Stato.
Le
varie tipologie:
TIPOLOGIA
A - ANALISI DEL TESTO
TIPOLOGIA
B - SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
TIPOLOGIA
D - TEMA DI ORDINE GENERALE
TIPOLOGIA
A - ANALISI DEL TESTO
Cesare Pavese (La luna e i Falò)
1 |
C’è
una ragione perché sono tornato in questo paese, qui e non invece
a Canelli, a Barbaresco o in Alba. |
2 |
Qui
non ci sono nato, è quasi certo, dove son nato non lo so; non
c'è da queste parti una casa né un pezzo di |
3 |
terra
né delle ossa ch'io possa dire "Ecco cos’ero prima di
nascere". Non so se vengo dalla collina o dalla |
4 |
valle,
dai boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato
sugli scalini del duomo di Alba |
5 |
magari
non veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei
padroni di un palazzo, oppure mi ci |
6 |
hanno
portato in un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello,
da Neive o perché no da |
7 |
Cravanzana.
Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il
mondo da sapere che tutte le carni |
8 |
sono
buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca
di mettere radici, di farsi terra e paese, |
9 |
perché
la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di
stagione. |
10 |
Se
sono cresciuto in questo paese, devo dir grazie alla Virgilia, a
Padrino, tutta gente che non c'è più, |
11 |
anche
se loro mi hanno preso e allevato soltanto perché I'ospedale di
Alessandria gli passava la mesata. Su |
12 |
queste
colline quarant’anni fa c'erano dei dannati che per vedere uno
scudo d'argento si caricavano un |
13 |
bastardo
dell'ospedale, oltre ai figli che avevano già. C'era chi prendeva
una bambina per averci poi la |
14 |
servetta
e comandarla meglio; la Virgilia volle me perché di figlie ne
aveva già due, e quando fossi un po’ |
15 |
cresciuto
speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti
quanti e star bene. Padrino aveva |
16 |
allora
il casotto di Gaminella - due stanze e una stalla -, la capra e
quella riva dei noccioli. lo venni su con le |
17 |
ragazze
- ci rubavamo la polenta, dormivamo sullo stesso saccone,
Angiolina la maggiore aveva un anno più |
18 |
di
me; e soltanto a dieci anni, nell’inverno quando morì la
Virgilia, seppi per caso che non ero suo fratello. Da |
19 |
quell'inverno
Angiolina giudiziosa dovette smettere di girare con noi per la
riva e per i boschi; accudiva alla |
20 |
casa,
faceva il pane e le robiole, andava lei a ritirare in municipio il
mio scudo; io mi vantavo con Giulia di |
21 |
valere
cinque lire, le dicevo che lei non fruttava niente e chiedevo a
Padrino perché non prendevamo altri |
22 |
bastardi. |
23 |
Adesso
sapevo ch'eravamo dei miserabili, perché soltanto i miserabili
allevano i bastardi dell'ospedale. |
24 |
Prima,
quando correndo a scuola gli altri mi dicevano bastardo, io
credevo che fosse un nome come vigliacco |
25 |
o
vagabondo e rispondevo per le rime. Ma ero già un ragazzo fatto e
il municipio non ci pagava più lo scudo, |
26 |
che
io ancora non avevo ben capito che non essere figlio di Padrino e
della Virgilia voleva dire non essere nato |
27 |
in
Gaminella, non essere sbucato da sotto i noccioli o dall’orecchio
della nostra capra come le ragazze. |
Cesare Pavese è nato nel 1908 a Santo Stefano Belbo, piccolo centro del
Piemonte meridionale, nella zona collinare delle Langhe ed è morto a
Torino nel 1950. Ha esordito come poeta e traduttore di romanzi
americani, per poi affermarsi come narratore. Il brano è tratto dal
romanzo La luna e i falò, pubblicato nel 1950. La vicenda è
raccontata in prima persona dal protagonista, Anguilla, un trovatello
allevato da poveri contadini delle Langhe, il quale, dopo aver fatto
fortuna in America ritorna alle colline della propria infanzia.
- 1. Comprensione del testo:
Dopo
una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più
di 10 righe.
- 2. Analisi del testo:
a. "C'è una ragione..." Individua nel testo la ragione
del ritorno del protagonista.
b. I paesi e i luoghi della propria infanzia sono indicati dal
protagonista con i loro nomi propri e con insistenza. Spiegane il senso
e la ragione.
c. Spiega il significato dell'espressione: "Non c'è da
queste parti una casa né un pezzo di terra, né delle ossa" e
chiarisci il senso della ricerca di se stesso "prima di
nascere".
d. la parola 'carne' ritorna nel testo tre volte. Spiega il
significato di questa parola e della sua iterazione.
e. Spiega come poter conciliare l'affermazione "tutte le
carni sono buone e si equivalgono" con il desiderio che uno ha
"di farsi terra e paese" per durare oltre l'esistenza
individuale ed effimera.
f. La parola 'bastardo' ricorre con insistenza nel testo alle
righe 13, 22, 23, 24. Spiegane il significato rispetto alla
situazione specifica in cui il termine viene di volta in volta
collocato.
-
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla
base dell'analisi condotta, proponi la tua interpretazione complessiva
del brano ed approfondiscila collegando questa pagina iniziale della
Luna e i falò con altre prose e poesie di Pavese eventualmente lette.
In mancanza di questa lettura, confrontala con testi di altri scrittori
contemporanei e non, nei quali ricorre lo stesso tema del ritorno alle
origini. Puoi anche riferirti alla situazione storico-politica
dell'epoca o ad altri aspetti o componenti culturali di tua conoscenza.
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TIPOLOGIA
B - SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve" o di
"articolo di giornale" utilizzando i documenti e i dati che lo
corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti
e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua
trattazione anche se con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Dà al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una
destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni organizza la trattazione suddividendola in paragrafi, cui
potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forme dell'articolo di giornale, individua nei documenti e
nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e
costruisci su di essi il tuo "pezzo".
Dà all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul
quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa,
giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o
reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilevo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le 4-5 colonne di metà
foglio protocollo.
1) Ambito artistico
letterario
2) Ambito socio-economico
3) Ambito storico-politico
4) Ambito tecnico-scientifico
Ambito
artistico letterario
La piazza luogo dell'incontro e della memoria.
Documenti
"Ero appena tornato in un viaggio nel Messico, dove ero rimasto
molto colpito dall'intensa vita del Cuore nei villaggi messicani. Ognuno
di essi possiede una piazza piuttosto grande con portici tutto intorno,
e la gente è sempre lì a comprar nelle botteghe, a pettegolare, mentre
i giovani fanno la corte alle ragazze. Questo è il vero centro nella
vita del villaggio. Provai a spiegare ai miei studenti che valeva la
pena di studiare questo elemento e che dovrebbe essere possibile creare
anche negli Stati Uniti cuori di questo genere. Ma gli studenti
rifiutarono la mia proposta perchè pensavano che l'idea di una piazza
circondata da portici appartenesse troppo al passato e che non fosse
adatta alla vita di oggi. Così io mi domandai se l'aver suggerito un
tale argomento non era dovuto al fatto che io avevo una mentalità
d'altri tempi. Ora però so che rifiutarono la mia proposta perchè non
sapevano di che cosa si trattava: non avevano mai visto una cosa simile,
non l'avevano mai sperimentata, perciò non potevano capirla. Non molto
tempo dopo ricevetti una lettera da uno di essi, un ragazzo molto
dotato, che era stato dotato ed aveva visto piazza San Marco. Ne era
rimasto così impressionato che mi scrisse ricordando la nostra
discussione".
Walter
Gropius, Discussione sulle piazze italiane, Milano 1954
"Ecco
le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda
vasca, emergono gli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San
Pietro come se andassero in Paradiso".
Vincenzo
Cardarelli, Il cielo sulle città, 1949
La veneta piazzetta
antica e mesta, accoglie
odor di mare. E voli
di colombi. Ma resta
nella memoria - e incanta
di sé la luce - il volo
del giovane ciclista
volto all'amico: un soffio
melodico: "Vai solo?"
Sandro
Penna, Poesie, 1939
Milano
Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio
villeggiatura. Mi riposo in Piazza
del Duomo. Invece
di stelle
ogni sera s'accendono parole.
Nulla riposa della vita come
la vita.
Umberto
Saba Il Canzoniere, Torino 1961
Piazza Grande
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande
ma quando ho fame di mercanti come me
qui non ce n'è.
(...) Lenzuola bianche per coprirci non ne ho,
sotto le stelle in piazza Grande
e se la vita non ha sogni, io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in piazza Grande
tra i gatti che non han padrone come me,
attorno a me.
A modo mio quel che sono l'ho voluto io...
(testo
di G. Baldazzi-S. Bardotti, 1972, in Casa Ricordi, 1995)
"La piazza ospita le attività non programmate, spontanee e in questo
senso diventa una propaggine del laboratorio culturale; ne interpreta e ne
rafforza la vocazione popolare, prospettandosi come una trasposizione
fantastica del vecchio Hyde Park Corner".
Immagini
riportate:
Un disegno di
Steimberg, piazza San Marco; il
centro culturale George Pompidou di Piano e Rogers;
Piazzola
Sabato del Villaggio di Recanati:
I
fanciulli gridando
sulla
piazzuola in frotta,
e
qua e là saltando,
fanno
un lieto romore.
G.
Leopardi, Il sabato del villaggio.
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Ambito
socio-economico
Musica
per tutti, tra arte e industria
Oscar
della musica, Eminem come Madonna
"Stoccolma - Doppio trionfo per Madonna agli MTV Europe Music Awards
ieri sera al Globen della capitale svedese e in diretta tv per un bacino
di telefan. Madonna conquista i titoli di miglior artista femminile e
dance e si ritrova a condividere il palco del mega-show con Ritche, il suo
compagno 31enne, il regista inglese di "Snatch", che l'ha resa
madre due mesi fa. Canta, "Music", in scena con due ballerini e
tre musicisti, e sullo sfondo le istantanee più importanti della sua
carriera. Doppio trionfo anche per Eminem, rapper bianco americano, con più
di una grana con la giustizia per violenze: è lui che vince il premio per
il miglior artista hip hop...Tutti gli artisti si esibiscono dal vivo. La
scenografia ricorda i film di fantascienza degli anni 50: lame d'acciaio,
stalattiti argentee, sfere color latte, alcune ripiene di acqua, e c'è
pure una sorta di igloo...Richy Martin, dio in terra del pop latino, vince
come miglior artista maschile e propone "She bangs" con più di
40 ballerini trasferendo l'atmosfera acquatica del video sul palco proprio
in quelle bolle piene d'acqua".
dal
Corriere della Sera 17 novembre 2000
Umano
troppo umano: si celebra l'innocuo rito della sintonia nazionale
"Del
resto Sanremo svolge una funzione determinante nella vita del Paese che,
in segno di rispetto, si ferma, si sintonizza, si interroga sui massimi
sistemi. Il Festival infatti è una sorta di pratica divinatoria coatta
per leggere la nostra società; anche qui a fasi alterne. Un anno Sanremo
è lo specchio del Paese, l'anno dopo è lo specchio di se stesso, di ciò
che rappresenta, di tutto il baraccone televisivo; insomma è un Censis
tradotto in canzoni, un Istat in rima baciata, un osservatorio di dati
orecchiabili. Bisogna guardare Sanremo perchè sugli altri canali,
inspiegabilmente, non c'è mai nulla da guardare".
Aldo Grasso, dal Corriere della Sera, 27 febbraio 2001
L'evento:
con le star della lirica un viaggio nella vita di Verdi
"L'anniversario
di Verdi ha imposto uno scatto in più. I cantanti sfileranno uno dopo
l'altro ma reciteranno anche: mantenendo un tono di conversazione
leggeranno appunti di vita verdiana ricollocando la scheggia d'opera che
cantano nel contesto storico, sociale, psicologico in cui nacque. Poi ci
saranno le emozioni e forse qualche ricordo personale dei protagonisti a
tu per tu con gli eroi e i ribaldi inventati da Verdi.
Sarà un viaggio nella vita di Verdi - dice il celebre direttore Zubin
Mehta - Il galà viene consegnato al Festival, chiavi in mano, da un noto
agente musicale e sarà ripreso da 80 televisioni. Ci sarà anche un dvd
(ma non un cd), un homevideo e una distribuzione via Internet".
dal
Corriere della Sera 11 marzo 2001
I due volti di Internet, pericoli e opportunità
"Molto
rumore per nulla? Il caso Napster - o se volete il caso della musica
digitale che viaggia lungo le arterie del Web compressa con il formato Mp3
- ha scatenato una battaglia legale di proporzioni enormi. La sentenza
finale dei giudici federali è alle porte e gli uomini di Napster, proprio
ieri, hanno detto di essere pronti ad introdurre un filtro elettronico per
la protezione del copyright, che ha prontamente fatto arricciare il naso
alla Riia, l'associazione delle case discografiche...Fermare Napster non
significa fermare lo scambio illegale di musica; nel breve o nel medio
periodo, non c'è da attendersi che il mercato legale della musica on line
decolli vertiginosamente. Secondo le stime di Forrester Research, nel 2003
la musica acquistata digitalmente dovrebbe valere 220 miliardi di lire su
scala globale, quindi solo una modesta fetta del totale. Ma siamo sicuri
che Napster & friends danneggino il mercato? A parte l'Italia (dove le
vendite ristagnano da anni) su scala globale i consumi non hanno mostrato
sensibili segni di cedimento. Anzi, a detta di alcuni, la musica digitale
può avere effetti positivi sul mercato: ascolto un brano via Napster, e
se mi piace vado a comprare l'intero disco".
da
"Il Sole 24 Ore" 4 marzo 2001
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Ambito
storico-politico
L'Unità europea: un cammino di idee e di realizzazioni
Documenti
"Uno
Stato europeo stabilito sulla base del governo rappresentativo, che
garantisca la libertà politica e il suffragio universale, fornirebbe il
meccanismo in grado di portare a quella libertà politica ed economia
desiderata da tutti i popoli d'Europa. Vi prenderebbero inoltre, parte
paesi in numero sufficiente da assicurare stabilità per la democrazia, in
modo tale che, nel caso in cui in una parte della Federazione si
manifestassero tendenze a sopraffare le sue basi democratiche, la stabilità
degli altri membri sarebbe sufficiente per resistere all'attacco".
R.
W. Mackay, Federal Europe, London, 1940.
"Il problema che in primo luogo va risolto e fallendo il quale
qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva
abolizione della divisione dell'Europa in Stati nazionali sovrani. Il
crollo della maggior parte degli Stati nel continente sotto il rullo
compressore tedesco ha già accomunato la sorte dei popoli europei, che o
tutti insieme soggiaceranno al dominio hitleriano, o tutti insieme
entreranno con la caduta di questo, in una crisi rivoluzionaria in cui non
si troveranno irrigiditi e distinti in solide strutture statali".
Altiero Spinelli, Il manifesto di Ventotene 1941.
"Per me e per coloro che condividono le mie opinioni, l'idea
dell'unità europea fu sempre cara e preziosa; essa rappresentava qualcosa
di naturale per il nostro pensiero e per la nostra volontà. (...) La vera
Europa sarà creata da voi con l'aiuto delle potenze libere. Sarà una
federazione di liberi Stati con eguali diritti, capaci di far fiorire la
loro indipendenza spirituale e la loro cultura tradizionale sottomessi
contemporaneamente alla comune legge della ragione e della moralità".
Thomas Mann, Messaggio pronunciato alla radio di New York il 29 gennaio
1943
"Questo senso dell'Europa come portatrice di civiltà e di una civiltà
comune si precisa e si definisce in senso unitario nel periodo fra le due
guerre e prima della tremenda devastazione hitleriana. Ma è un culto che
rifiorisce soprattutto dopo la grande delusione e dopo le terribili
esperienze della Seconda Guerra Mondiale".
Giovanni Spadolini, Prefazione a Storia dell'Europa come nazione, di R.
Ugolini,
Firenze, 1979
"La
fine della seconda guerra mondiale segnò anche per l'Italia il ritorno a
una concezione europeista non subordinata ai rapporti di potenza. La
guerra di Liberazione aveva fatto sentire l'importanza della
collaborazione internazionale e su questa base l'Italia sviluppò tutta
una serie di iniziative volte a dare risvolti concreti all'ideale
comunitario. Queste iniziative vennero a frutto nel 1957, con la creazione
del Mercato Comune, il Mec ed il fatto che il trattato istitutore fosse
firmato a Roma, dimostra il ruolo non certo secondario che il nostro paese
aveva avuto (e che del resto continuerà ad avere) sul piano dell'ideale
europeista".
R.
Ugolini,Storia dell'Europa come nazione, Firenze, 1979.
"Non sarà possibile conseguire una integrazione economica e
monetaria senza procedere al tempo stesso ad un'integrazione democratica e
politica...Come si può concepire la creazione di una forte banca centrale
indipendente che controlli una moneta usata da 340 milioni di cittadini,
senza paralleli sviluppi politici e democratici e una identità politica
europea?"
Jacques Delors, in Dal mercato unico all'Unione Europea, documentazione
europea, Lussemburgo, 1992.
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Ambito
tecnico-scientifico
La scienza: dubbi e paure dello scienziato
Documenti
"Il
supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di
cose che la sorpassano. E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo.
Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle
soprannaturali?".
B.
Pascal, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Scrini, Torino, 1962.
"E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la
scienza che è il suo risultato più straordinario e da cui esso dipende.
Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un
bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in
vampate di odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti.
(...) I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da
quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue
conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche,
che essa sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità. Nè
infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura in cui la
scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta
intrinsecamente pericolosa".
E. Hobsbawm, Il Secolo breve, trad. it. Milano, 1995.
"Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la Guerra con Enrico Fermi,
poco prima che venisse sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel
Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai capire che,
considerate le conseguenze biologiche e politiche si doveva abbandonare un
simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello
esperimento". Questo è probabilmente il motivo più profondo che sta
alla base dell'interesse per l'applicazione pratica della scienza; lo
scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale,
dalla natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe
verificare direttamente l'effetto dei suoi sforzi".
W. Heisenberg, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano, 1982.
"La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella
seconda guerra mondiale (...). Tragicamente la stessa guerra nucleare fu
figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra diversi stati nazionali
non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più
profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano
perchè costruissero una bomba atomica. E proprio l'orrore di questi
scienziati dinnanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi disperati
all'ultimo minuto, per impedire ai politici e ai generali di usare
effettivamente la bomba e, in seguito, i loro sforzi per opporsi alla
costruzione della bomba all'idrogeno testimoniano della forza delle
passioni politiche".
E. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione
dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la
scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà
fonte che di nuovi triboli per l'uomo. (...) Per alcuni anni ebbi la forza
di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei
sapienti perchè la usassero, o non la usassero o ne abusassero, a seconda
dei loro fini. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò
che ho fatto io, la sua presenza non può essere tollerata nei ranghi
della scienza".
B.
Brecht, Vita di Galileo, Torino, 1961
"Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso
accettare che vengano messi dei chiavistelli al cervello. L'ingegno e la
libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo sapiens da tutte le
altre specie...Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata. Oggi più
che mai bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto
di partecipare alle decisioni politiche piuttosto che essere vittima di
movimenti oscurantisti ed anti-scientisti".
Rita Levi Montalcini, dal discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella
sala della
biblioteca di Montecitorio.
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TEMA
DI ARGOMENTO STORICO
Uno dei fenomeni più significativi del Novecento è la presa di coscienza
dei propri diritti da parte delle donne, prima nei paesi più avanzati
come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna e poi negli altri paesi
occidentali. Dalle rivendicazioni del diritto di voto agli appelli sempre
più chiari e vigorosi per l'uguaglianza con gli uominiin tutti i settori
della vita economica e civile. Il principio delle "pari opportunità"
è stato il vessillo delle lotte femminili.
Illustra le fasi e i fatti salienti che hanno segnato il processo di
emancipazione femminile nel nostro paese facendo possibilmente anche
riferimento a canzoni, film, pubblicazioni e a qualunque altro documento
ritenuto significativo.
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TEMA
DI ORDINE GENERALE
La Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo approvata il 10 dicembre
1948 dalle Nazioni Unite proclama solennemente il valore e la dignità
della persona umana e sancisce al tempo stesso la inalienabilità degli
universali diritti etico-civile.
La storia dell'ultimo cinquantennio è tuttavia segnata da non poche
violazioni di questi principi rimaste impunite.
Quali a tuo avviso le ragioni?
Affronta criticamente l'argomento soffermandoti anche sulla recente
creazione del primo tribunale internazionale dei crimini contro l'umanità
ed esprimendo la tua opinione sulla possibilità che questo neonato
organismo internazionale possa rappresentare una nuova garanzia in favore
di un mondo più giusto".
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