Il gerundio è una forma nominale del verbo o sostantivo verbale e corrisponde alla declinazione dell'infinito:
Con la funzione di soggetto o di complemento oggetto si usa l'infinito (presente o perfetto) che è considerato alla stregua di un sostantivo di genere neutro (vedi scheda sull'infinito sostantivato);

Esempio: errare humanum est = sbagliare è umano.

L'ablativo, se è semplice, corrisponde esattamente al gerundio italiano; se è accompagnato da preposizione, ha la funzione del complemento indicato dalla preposizione stessa.

Il gerundio dei verbi transitivi può avere un complemento oggetto; in tal caso si verifica quanto segue: In pratica il gerundio e il suo complemento oggetto sono sentiti come un unico complemento formato da un aggettivo (= il gerundio trasformato in gerundivo) e da un sostantivo (= il complemento oggetto) entrambi nel caso originario del gerundio.

La costruzione del gerundivo al posto del gerundio è:

Esempio: Genitivo: spes liberandae patriae = spes liberandi patriam = la speranza di liberare la patria.
Dativo: agricolae praesunt agris colendis = i contadini presiedono alla coltivazione dei campi (al coltivare i campi).
Accusativo: miserunt equites ad liberandos captivos = mandarono la cavalleria a liberare i prigionieri.
Ablativo semplice: legendis libris multa discimus = legendo libros multa discimus = leggendo i libri impariamo molte cose.
Ablativo con preposizione: Galli sunt in consiliis capiendis mobiles =i Galli sono volubili nel prendere le decisioni;
summa voluptas ex libris legendis capitur = si trae grandissimo piacere dalla lettura dei libri (dal leggere libri).

Nota Bene:
Il gerundivo può essere usato anche:

CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE:
Il gerundio si traduce come un normale complemento rappresentato non da un nome bensì dall'infinito declinato come un nome;

Esempio: aptus pugnando = adatto a combattere.

Il gerundivo al posto del gerundio non deve essere confuso con il gerundivo di necessità e con la perifrastica passiva, con cui non ha nulla a che vedere.

Pertanto nel tradurre dovrai seguire questo procedimento: tradurrai il gerundivo come un infinito e il sostantivo che lo accompagna come il suo complemento oggetto.

Esempio: in laudandis amicis = nel lodare gli amici (e non certo "negli amici da lodare"!): in laudandis = nel lodare; amicis = gli amici (complemento oggetto).



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