Ecco la traduzione completa delle frasi proposte per il ripasso della sintassi dei casi:
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in
italiano senza consultare il vocabolario:
1.
Solon Atheniensis sapiens habebatur.
2.
Q. Fabius Maximus dictator electus est.
3. Homerus maximus poëta merito dici potest.
4. Caesar in somnio cum
Iove loqui sibi visus est.
5. Mihi videris satis diligens esse.
6. Legatos ad senatum mittere consuli visum est.
7. Turpe nobis videbatur patriam relinquere.
8. Dic mihi, si tibi videtur, quid censeas.
9.
Hostibus videbatur ducem captivorum miserere.
10.
Mihi videtur fore ut tyrannum timeatis.
11.
Equites iam adesse falso nuntiabantur.
12.
Cicero praeclarus orator fuisse semper putabitur.
13.
Caesari nuntiatum est hostes adventare.
14.
Quod iussi sumus, facimus.
15.
Senatum reprehendere cogor.
1)
L’ateniese Solone era stimato sapiente.
2)
Quinto Fabio Massimo fu eletto dittatore.
3)
Omero può giustamente essere definito il poeta più grande.
4)
A Cesare in sogno sembrò di parlare con Giove (= Cesare sembrò a se
stesso...)
5)
Mi sembra che (tu) sia abbastanza diligente (= sembri a me).
6)
Al console sembrò opportuno mandare degli ambasciatori al senato.
7)
Ci sembrava vergognoso abbandonare la patria.
8)
Dimmi, se ti sembra opportuno, che cosa consigli (oppure: stimi, proponi).
9)
Ai nemici sembrava bene che il comandante avesse pietà dei prigionieri.
10)
Mi
sembra che voi temerete il tiranno.
11)
Falsamente
si annunciava che i cavalieri erano già presenti.
12)
Si
stimerà sempre che Cicerone è stato un eccellente oratore.
13)
A
Cesare fu annunciato che i nemici sopraggiungevano.
14)
Facciamo
ciò che ci è stato ordinato.
15)
Sono
costretto a rimproverare il senato.
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in
latino senza consultare il vocabolario:
1. I soldati diventarono coraggiosi durante (in + abl.) la battaglia.
2.
Il grande oratore Cicerone fu chiamato salvatore della patria.
3.
Fu
eletto re un grande condottiero.
4.
Tutti
fummo resi felici dalla notizia della vittoria.
5.
Mi
sembra che tutti ti amino.
6.
Gli
sembra di essere infelice.
7.
Vi
sembrava opportuno leggere quel libro.
8.
Ti sembrerà utile aver imparato il latino.
9.
Mi sembrava che avresti studiato con buona volontà.
10.
Tutti conosciamo l'esito della guerra, come sembra.
11.
Si tramanda che le Amazzoni fossero donne valorose.
12.
Si deve credere che la verità sia la cosa più bella di tutte.
13.
Ci fu ordinato di mandare un messaggero al senato.
14.
Mi veniva impedito di vedere mia madre.
15.
Era stato detto che tu avevi combattuto valorosamente.
1)
Milites in pugna animosi facti sunt.
2)
Magnus orator Cicero servator patriae dictus est.
3)
Magnus dux rex electus est.
4)
Omnes victoriae nuntio laeti facti sumus.
5)
Omnes mihi videntur te amare.
6)
Sibi videtur beatus esse.
7)
Vobis videbatur illum librum legere.
8)
Tibi utile videbitur latinas litteras didicisse.
9)
Mihi videbatur fore ut studeres (bona) voluntate.
10)Omnes
belli exitum cognoscimus, ut videtur.
11)Amazones
strenuae mulieres fuisse traduntur.
12)Putandum
est veritatem rem pulcherrimam omnium esse.
13)Iussi
sumus nuntium mittere ad senatum.
14)Prohibebar
meam matrem videre.
15)Dictum
erat te strenue pugnavisse.
Traduci:
1.
Is enim mihi videtur amplissimus qui sua virtute in altiorem locum pervenit, non
qui ascendit per alterius
incommodum et calamitatem. Cic
2.
Nihil posse iam ad hanc improbitatem addi videtur. Cic
3.
Iniquum tibi videtur, Atti, esse non isdem legibus omnis teneri. Cic
4.
Mihi
et tu videris, inquit, tantum iuris civilis
scire voluisse quantum satis esset oratori. Cic
5.
Gemens
ac vix lacrimis temperans Hannibal dicitur legatorum verba in Africam
revocantium audivisse. Liv.
6.
Ubi tyrannus est, ibi dicendum est plane nullam esse rem publicam. Cic.
7.
Numquam
committendum est, ut imbelles timidique videamur. Cic.
8.
Superbe ab Samnitibus qui Capuam habebant Cumasque legati prohibiti
commercio sunt. Liv.
9.
Illi socius esse diceris. Pl.
10.
Legati iussi sunt leges Solonis describere. Liv.
11.
Dici beatus ante obitum nemo supremaque funera debet. Ov.
12.
Galbam, Africanum, Laelium doctos fuisse traditum est. Cic.
13.
Quaedam tamen propria in hoc Campano motu accidisse narrantur. Sen.
14.
Postquam
Roma egressus est, fertur saepe eo tacitus respiciens postremo dixisse:
"Urbem venalem et mature perituram, si emptorem invenerit!". Sall.
15.
Visum
est mihi de senectute aliquid ad te conscribere. Cic.
16.
Manent immota tuorum fata. Verg.
17.
Cato esse quam videri bonus malebat. Sall.
18.
Nemo immortalis ignavia factus est. Sall.
19.
Homerus magnitudine operis et fulgore carminum solus appellari poeta meruit.
Vell.
20.
Legio Martia, cum hostem populi Romani M. Antonium iudicasset, comes eius
amentiae esse noluit. Cic.
1. Mi sembra infatti ragguardevolissimo colui che è giunto ad una posizione più elevata per merito proprio, non colui che è salito in alto grazie al danno e alla disgrazia altrui (= dell’altro).
2. Sembra che non si possa aggiungere nulla ormai a questa malvagità.
3. Ti sembra ingiusto, Attio, che non tutti siano tenuti al rispetto delle medesime leggi (= tenuti dalle medesime leggi).
4. Mi sembra che (anche) tu abbia voluto conoscere tanto diritto civile quanto fosse sufficiente ad un oratore.
5. Si dice che Annibale fremendo e trattenendo a stento le lacrime, abbia ascoltato le parole degli ambasciatori che 6. (lo) richiamavano in Africa.
6. Dove c’è un tiranno, si deve dire che qui non vi è affatto Stato.
7. Non bisogna mai fare in modo di sembrare (= che sembriamo) imbelli e timorosi.
8. Ai legati fu superbamente proibito il commercio dai Sanniti che avevano Capua e Cuma.
9. Si dice che tu sia un suo alleato.
10. Ai delegati fu ordinato di trascrivere le leggi di Solone.
11. Nessuno deve essere definito felice prima della morte e delle esequie funebri.
12. E’ stato tramandato che Galba, l’Africano (e) Lelio furono dotti.
13. Si narra tuttavia che accaddero alcuni fatti particolari in questo terremoto campano.
14. Dopo che (Giugurta) uscì da Roma, si dice che, voltandosi spesso a guardare colà, alla fine esclamò: “O città venale e destinata a morire presto, se troverà un compratore”.
15. Mi è parso opportuno scriverti qualche cosa sulla vecchiaia.
16. Il destino dei tuoi rimane immutato.
17. Catone preferiva essere (piuttosto) che sembrare buono.
18. Nessuno è diventato immortale con l’ignavia.
19. Omero soltanto (= solo) meritò di essere chiamato poeta per la grandezza della (sua) opera e per lo splendore dei carmi.
20. La legione Marzia, avendo giudicato Antonio nemico del popolo romano, non volle essere compagna della sua follia.
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in
italiano senza consultare il vocabolario:
1)
Me istorum philosophorum pudet, qui corrupti sunt
2)
Pigere Alexandrum facti coepit
3)
Hoc vos paeniteat
4)
Eos aliquando solebat pigere tacuisse (quod tacuerant)
5)
Sapiens nullius rei paenitet, nulla in re fallit, sententiam mutat
numquam.
6)
Magistrum decet discipulos diligentes laudare
7)
Me omnia fallunt
8)
De Caesare fugerat me ad te scribere
9)
Rideo istos qui turpe existimant cum servo suo cenare
10)
Mustum rursus expressum resipit ferrum
11)
Omnes volunt beatam vitam vivere
12)
Sol repente defecerat
13)
Nostri socii a nobis ad hostes defecerunt
14)
Magister discipulos litteras docebat
15)
Te illud rogo
16)
Consul celatus est de filiae morte
17)
Amici me de illo facto certiorem fecerunt
18)
Scito me non esse rogatum sententiam
19)
Hic locus ab hoste circiter passus sescentos aberat
20)
Caesar quinquagesimum sextum annum agens necatus est
21)
Erat eo loco fossa pedum quindecim et vallum contra hostem in altitudinem pedum
decem patebat
22)
O singularem animum ac spiritum populi Romani!
23)
Veniat et fleat ante meum rogum Neaera longos incompta (= arruffata) capillos
24)
Nostri partim fugientes ab equitatu interficiuntur, partim integri procumbunt (=
crollano).
1)
Mi vergogno di codesti filosofi che sono corrotti
2)
Alessandro cominciò a provare rincrescimento per la (sua) azione.
3)
Pentitevi di ciò.
4)
Talvolta solevano pentirsi di aver taciuto.
5)
Il sapiente non si pente di nulla, non si inganna in nulla (= in nessuna
cosa), non muta mai parere.
6)
Si addice al maestro lodare gli allievi diligenti.
7)
Tutte le cose mi sfuggono.
8)
Mi era sfuggito di scriverti di Cesare.
9)
Rido di costoro che ritengono vergognoso cenare con un loro servo.
10)
Il mosto spremuto una seconda volta sa di ferro.
11)
Tutti vogliono vivere una vita felice.
12)
Il sole all’improvviso si era eclissato.
13)
I nostri alleati erano passati da noi ai nemici.
14)
Il maestro insegnava a leggere e scrivere (= le lettere) agli allievi.
15)
Ti prego di quello.
16)
Al console fu celata la morte della figlia.
17)
Gli amici mi informarono di quel fatto.
18)
Sappi che a me non è stato chiesto il parere (= che io non sono stato richiesto
del parere).
19)
Questo luogo distava dai nemici circa seicento passi.
20)
Cesare fu ucciso a cinquantacinque anni (= mentre viveva il cinquantaseiesimo
anno di età).
21)
In quel luogo vi era una fossa di quindici piedi e il vallo si estendeva contro
il nemico per un’altezza di dieci piedi.
22)
O singolare coraggio e spirito del popolo romano!
23)
Venga e pianga davanti al mio rogo Neera con i lunghi capelli arruffati (=
arruffata nei lunghi capelli).
24)
I nostri in parte vengono uccisi dalla cavalleria mentre fuggivano, in parte
crollano illesi.
Traduci:
1)
Multi philosophi disciplinam suam non legem vitae, sed ostentationem
scientiae putant. Cic.
2)
Neque te fugit philosophiam omnium laudatarum artium procreatricem ab
hominibus doctissimis iudicari. Cic.
3)
Neque enim me decet, qui sim tam homo doctus, volgi verbis Falernum vinum
appellare. Frontone
4)
Efficere non potes ut me non nostri consilii vitaeque paeniteat. Cic.
5)
Eorum nos magis miseret qui nostram misericordiam non requirunt, quam qui
illam efflagitant. Cic.
6)
Malo me meae fortunae paeniteat quam victoriae pudeat. Rufo
7)
Ille ait se paenitere, quod animum tuum offenderit. Cic.
8)
Eius
auctoritatis neminem potest paenitere. Cic.
9)
Ea me solacia deficiunt quae ceteris in simili fortuna non defuerunt.
Cic.
10) Iuvat credulitatem
nox et promptior inter tenebras adfirmatio (est). Tac.
11) Tirones leviter
saucii tamen vociferantur et manus medicorum magis quam ferrum horrent. Sen.
12)
Nescio quo modo Ser. Galbae,
quem constat eloquentia praestitisse, exiliores orationes sunt et redolentes
magis antiquitatem quam aut Laeli aut Scipionis aut etiam ipsius Catonis. Cic.
13) Adbiti
in tabernaculis aut suum fatum querebantur aut cum familiaribus suis commune
periculum miserabantur. Caes.
14) Magna voce iuravi
verissimum pulcherrimumque ius iurandum. Cic.
15) Numquam in hac
urbe qui a re publica defecerunt civium iura tenuerunt. Cic.
16)
Ante id oppidum planities circiter milia passuum tria in longitudinem
patebat. Caes.
17)
Nullum clementia ex omnibus magis quam regem aut principem decet. Sen.
18)
Peccare est tamquam transire lineas. Cic.
19)
Philosophia una cum ceteras res omnes, tum, quod est difficillimum, docuit ut
nosmetipsos nosceremus. Cic.
20)
C. Terentius ut Arretium cum legione venit, claves portarum cum magistratus
poposcisset, negantibus iis comparere, fraude amotas magis ratus quam
neglegentia intercidisse, ipse alias claves omnibus portis imposuit. Liv.
21)
Cur a me potissimum hoc praesidium petiverunt? Cic.
22)
Bassus noster me de hoc libro celavit, te quidem non videtur. Cic.
23) Non
omnes arbusta iuvant humilesque myricae. Verg.
24) Venit odoratos
Elegia nexa capillos, et, puto, pes illi longior alter erat. Ovidio
25) Curriculum stadii,
quod est Pisis apud Iovem Olympium, Hercules pedibus suis metatus est idque
fecit longum pedes sescentos, cetera quoque stadia in terra Graecia ab aliis
postea instituta sunt numero pedum sescentum, sed tamen aliquantulum breviora
sunt. Gellio
26) O me miserum, o me
infelicem! Revocare tu me in patriam, Milo, potuisti per hos, ego te in patria
per eosdem retinere non potero? Cic.
1)
Molti filosofi giudicano la loro dottrina non una regola di vita, ma una
ostentazione di sapere.
2)
Né ti sfugge che la filosofia è considerata dagli uomini più dotti
madre di tutte le arti liberali.
3)
E infatti non si addice a me che sono un uomo così dotto, chiamare con
le parole del popolo il vino “Falerno”.
4)
Non puoi fare in modo che non mi penta della mia decisione e della vita.
5)
Noi proviamo maggior pietà per quelli che non la chiedono che per quelli
che la pretendono.
6)
Preferisco pentirmi della mia fortuna che vergognarmi della vittoria.
7)
Egli dice di pentirsi per aver offeso il tuo animo.
8)
Nessuno
può provare pentimenti per la sua autorità.
9)
Mi mancano quei conforti che non mancarono agli altri in una simile
sorte.
10) La credulità
è favorita dalla notte (= alla credulità giova la notte) e in mezzo alle
tenebre si afferma più arditamente (= l’affermazione è più ardita).
11) Le reclute
pur lievemente ferite tuttavia gridano, e hanno paura delle mani dei medici più
che della spada.
12) Non so come i
discorsi di Servio Galba che si sa che fu eccellente nell’eloquenza, sono
piuttosto aridi e sanno di antichità più di (quelli di) Lelio o di
Scipione o anche dello stesso Catone.
13) Nascosti
nelle tende o lamentavano il loro destino o con i loro familiari commiseravano
il comune pericolo.
14) Con voce
forte feci un verissimo e bellissimo giuramento (= giurai un giuramento...).
15) Mai in questa
città coloro che si ribellarono allo Stato hanno mantenuto i diritti civili (=
di cittadini).
16) Davanti a
quella città si estendeva in lunghezza una pianura di circa tremila passi.
17) Tra tutti a
nessuno si addice la clemenza più che a un re o a un principe.
18) Peccare è
come oltrepassare le linee.
19) La sola
filosofia (ci) insegnò non solo tutte le altre cose, ma anche a conoscere noi
stessi, cosa che è la più difficile.
20) Caio
Terenzio, quando giunse con la legione ad Arezzo, avendo chiesto ai magistrati
le chiavi della città, poiché essi dicevano che non si trovavano, pensando che
fossero state portate via con l’inganno più che perdute per negligenza, fece
mettere egli stesso nuove chiavi a tutte le porte.
21) Perché hanno
chiesto a me in particolare questa difesa?
22) Il nostro
Basso mi ha nascosto questo libro, ma non sembra (che lo abbia nascosto) a te.
23) Non a tutti
fanno piacere gli arbusti e i bassi tamerici.
24) Venne
l’Elegia con i capelli profumati intrecciati (= intrecciata nei capelli
profumati) e aveva (= a lei era), credo, un piede più lungo.
25) Ercole misurò
con i suoi piedi la pista dello stadio che si trova a Pisa presso (il tempio di)
Giove Olimpio, e lo stimò lungo seicento piedi, anche gli altri stadi sono
stati costruiti da altri in terra greca della misura di seicento piedi, ma
tuttavia sono un po’ più corti.
26) O me misero,
o me infelice! Tu hai potuto richiamare me in patria grazie a costoro (ed) io
non potrò trattenere te in patria grazie a queste stesse persone (= a questi
medesimi)?
Traduci senza consultare il vocabolario:
1)
Multae arbores mali in horto sunt.
2)
Puella florem rosae in manu tenebat.
3)
Cives Ciceroni servatoris patriae nomen dederunt.
4)
Me tua et iudicum auctoritas deterret.
5)
Vita mortuorum in memoria posita est vivorum.
6)
Est eius qui dat, non qui petit, condiciones dicere pacis.
7)
Omnes Catilinae spes conciderunt (= cadere).
8)
Lucius Tarquinius fratrem habuerat, mitis ingenii iuvenem.
9)
Aequorum legati indutias (= tregua) annorum octo impetraverunt.
10)
Conon pecuniae quinquaginta talenta civibus suis donavit.
11)
Inertia plus detrimenti facit quam exercitatio.
12)
Multi homines insueti (= non abituati) laboris sunt.
13)
Miltiades accusatus est proditionis.
14)
Illud mea magni interest, te valere.
15)
Scio eorum interesse vincere.
16)
Est adulescentis maiores natu vereri (vereor
= rispettare).
1)
Vi sono molti alberi di melo in giardino.
2)
La fanciulla teneva in mano un fiore di rosa.
3)
I cittadini diedero a Cicerone il nome di salvatore della patria.
4)
La tua autorità e quella dei giudici ma fanno paura (= l’autorità tua
e dei giudici mi fa paura).
5)
La vita dei morti è posta nel ricordo dei vivi.
6)
È (proprio) di colui che dà, non di colui che chiede, dettare le
condizioni della pace.
7)
Tutte le speranze di Catilina caddero.
8)
Lucio Tarquinio aveva avuto un fratello, un giovane di mite carattere.
9)
Gli ambasciatori degli Equi ottennero una tregua di otto anni.
10) Conone donò
ai suoi concittadini la somma di cinquanta talenti (= cinquanta talenti di
denaro).
11)
L’inattività provoca più danno dell’esercizio.
12) Molti uomini
non sono abituati al lavoro.
13) Milziade fu
accusato di tradimento.
14) Mi interessa
molto che tu stia bene (= quello mi interessa, cioè che...).
15) So che a
loro interessa vincere.
16) È (dovere)
di un adolescente rispettare quelli più vecchi.
Traduci:
1)
Vercingetorix, cum ad suos redisset, proditionis insimulatus est, quod
castra propius Romanos movisset. Caes.
2)
Vehementer intererat vestra, qui patres estis, liberos vestros haec
potissimum discere. Plin. Iun.
3)
Lucius Crassus, magnus ille orator, omnibus memoriam sui, nobis
disciplinam dicendi reliquit. Cic.
4)
Non est gravitatis et sapientiae tuae ferre immoderatius casum
incommodorum tuorum. Cic.
5)
Iudico Caesarem omnium fere oratorum Latine loqui elegantissime. Cic.
6)
Erat maiestatis populi Romani prohibere iniuriam neque pati cuiusquam
regnum per scelus crescere. Sall.
7)
Medico mercedis quantum poscet promitti iubeto. Cic.
8)
Omnis iuventus, etiam gravioris aetatis, in quibus aliquid consilii aut
dignitatis fuit (traduci con
l’imperfetto), eo convenerant. Caes.
9)
Pluris putare quod utile videatur quam quod honestum sit, turpissimum
est. Cic.
10)
Dolorem Epicurus nihili facit. Cic.
11) Thucydides
ossa Themistoclis clam in Attica ab amicis esse sepulta, quoniam legibus non
concederetur, quod proditionis esset damnatus, memoriae prodidit. Nep.
12) Milo semper
quantum interesset Clodii se (= Milone) perire cogitabat.Cic.
13) Si callidi
rerum aestimatores prata et terras quasdam aestimant, quanti est aestimanda
virtus? Cic.
14) Qui alterum
incusat probri, eum ipsum se intueri oportet. Plaut.
15) Magni
videbatur interesse ad eam necessitudinem (= vincolo), quam nobis sors
tribuisset (traduci con l’indicativo). Cic.
1)
Vercingetorige, essendo ritornato dai suoi, fu accusato di tradimento
perché aveva spostato l’accampamento troppo vicino ai Romani.
2)
Importava molto a voi padri (= che siete padri) che i vostri figli
imparassero soprattutto queste cose.
3)
Lucio Crasso, quel grande oratore, lasciò a tutti il ricordo di sé, a
noi l’arte del dire.
4)
Non è (proprio) della tua serietà e della tua saggezza sopportare con
troppo poca moderazione i guai che ti sono capitati (= l’occasione delle tue
sventure).
5)
Penso che Cesare parli nel modo più elegante di quasi tutti gli oratori.
6)
Era (proprio) della maestà del popolo romano impedire l’offesa e non
permettere che il regno di nessuno si accresca per mezzo del delitto.
7)
Ordina che si prometta al medico quanto chiederà di stipendio.
8)
Tutta la gioventù (e) anche (quelli) di età piuttosto avanzata nei
quali vi era un po’ di saggezza e di dignità, erano convenuti là.
9)
È cosa assai vergognosa stimare ciò che sembra utile più di ciò che
è onesto.
10) Epicuro non
tiene in alcun conto il dolore.
11) Tucidide ha
tramandato che le ossa di Temistocle furono sepolte di nascosto in Attica dagli
amici, dal momento che non era concesso dalle leggi poiché era stato condannato
per tradimento.
12) Milone
pensava sempre quanto importasse a Clodio la sua morte (= che egli morisse).
13) Se gli
estimatori di cose esperti stimano prati e alcune terre, quanto deve essere
stimata la virtù?
14) Chi accusa
il prossimo (= l’altro) di malvagità, dovrebbe guardare se stesso (=
bisognerebbe che egli guardasse se stesso).
15) Sembrava essere di grande importanza per quel vincolo che la sorte ci aveva attribuito.
Traduci senza il vocabolario
1)
Manlius bellum populo Romano indixit.
2)
Epistula illa fuit plena rerum.
3)
Suis qui nescit parcere, inimicis favet.
4)
Caesar acie Pharsalica proclamavit ut civibus parceretur.
5)
Nulla lex satis commoda omnibus est.
6)
Nemo nostrum tui similis est.
7)
Catilina patriae suae ruinam minatus est.
8)
Bonis nocuit, qui malis pepercit.
9)
Themistocli persuasum erat classem centum navium aedificandam esse.
10) Helvetii virtute omnibus Gallis multo praestabant.
11) Quid mihi Tulliola agit?
12) Octacilius sibi timens ex oppido fugit et ad Pompeium venit.
13) Moriendum est omnibus.
14) Magno sunt decori militi vulnera adverso pectore accepta.
15) Summo fuit Germanis dolori Ariovisti mors.
16) Mihi opus est consiliis tuis.
1)
Manlio dichiarò guerra al popolo romano.
2)
Quella lettera era (= fu) piena di argomenti.
3)
Chi non sa risparmiare i suoi, favorisce gli avversari.
4)
Cesare nella battaglia di Farsalo proclamò che si risparmiassero i
cittadini.
5)
Nessuna legge è sufficientemente favorevole a tutti.
6)
Nessuno di noi è simile a te.
7)
Catilina minacciò la rovina alla sua patria.
8)
Nuoce ai buoni chi risparmia i malvagi.
9)
Temistocle era convinto che bisognasse costruire una flotta di cento
navi.
10) Gli Elvezi superavano di molto in virtù tutti i Galli.
11) Che cosa mi (dativo etico) fa Tulliola?
12) Ottacilio temendo per sé, fuggì dalla città e andò da Pompeo.
13) Tutti devono morire.
14) Sono di grande onore per un soldato le ferite ricevute sul petto.
15) La morte di Ariovisto fu di sommo dolore per i Germani.
16) Io ho bisogno dei tuoi consigli.
Traduci
1)
Calones praecipites fugae sese mandabant. Caes.
2)
Omnes Thessaliae civitates interfectum Pelopidam coronis aureis et
statuis aeneis liberosque eius multo agro donarunt. Nep
3)
Pompeius qui dignitate principibus excellit, facilitate (= affabilità)
infimis par esse videtur. Cic.
4)
Nulli civitati Germanorum persuaderi potuit ut Rhenum transiret. Caes.
5)
Nostri milites, repentino metu perculsi, sibi quisque pro moribus
consulunt. Sall.
6)
Linguae tempera. Plaut
7)
Quid tu mihi tristis es? Plaut.
8)
An tibi quisquam in curiam venienti assurrexit? Cic.
9)
Marius, fugatis equitibus, accurrit auxilio suis, quos pelli iam
acceperat. Sall.
10) Magno tibi erat ornamento, nobilissimum adulescentem beneficio tuo esse
salvum. Cic.
1)
I Caloni si davano precipitosamente alla fuga.
2) Tutte le città della Tessaglia donarono al morto Pelopida corone d’oro e statue di bronzo e molto terreno ai suoi figli.
3)
Pompeo, che supera in dignità i più nobili, sembra essere pari in
affabilità ai più umili.
4)
Non si potè convincere nessun popolo dei Germani a passare al di là del
Reno.
5)
I nostri soldati, colpiti da improvvisa paura, provvedono ciascuno a se
stesso a seconda della (propria) indole.
6)
Modera la lingua!
7)
Perché tu mi sei triste?
8)
Forse che qualcuno si è alzato in piedi in tuo onore quando (= per te
che...) entravi in senato?
9)
Mario, messi in fuga i cavalieri, accorse in aiuto ai suoi che aveva
saputo che venivano già respinti.
10) Ti sarà di grande onore che un giovane nobilissimo sia salvo per un tuo beneficio.
Traduci
senza il vocabolario:
1)
Vercingetorix, ubi (= quando) de Caesaris adventu cognovit, oppugnatione
destitit.
2)
Tarquinius Superbus urbe pulsus est.
3)
Nioba (= Niobe), liberis orbata, in saxum mutata est.
4)
Meus frater omni culpa vacat.
5)
Nostris militibus celeri auxilio opus fuit.
6)
Cicero ortus erat stirpe antiquissima,
familia autem plebeia.
7)
Iugurtha, quae Metellus agebat, ex nuntiis audivit.
8)
Omnia a Deo accepimus.
9)
Nihil est homini tam timendum quam invidia.
10)
Eva a serpente decepta (= ingannare) est.
11)
Helvetii oppida sua omnia, numero ad duodecim, incendunt.
12)
Quid magis est saxo durum? Quid mollius unda? Dura
tamen molli saxa cavantur unda.
13)
Nemini plura beneficia tribuisti quam mihi.
14)
Cleopatra femina eximia pulchritudine fuit.
15)
Quanti quisque se ipse facit, tanti fit ab amicis.
16)
Divus (= Santo) Paulus vinculis damnatus est.
17)
Omnes luce solis utimur.
18)
Ea domus mille sestertiis fuit.
1)
Vercingetorige, quando seppe dell’arrivo di Cesare, tolse l’assedio
(= desistette dall’assedio).
2)
Tarquinio il Superbo fu scacciato dalla città (di Roma).
3)
Niobe, privata dei figli, fu trasformata in rupe.
4)
Mio fratello è privo di ogni colpa.
5)
I nostri soldati ebbero bisogno di un veloce aiuto.
6)
Cicerone era nato da stirpe antichissima, ma (era) di famiglia plebea.
7)
Giugurta sentì dai messaggeri le operazioni (= le cose) che Metello
faceva.
8)
Abbiamo ricevuto tutte le cose da Dio.
9)
L’uomo non deve temere niente tanto quanto l’invidia.
10) Eva
fu ingannata dal serpente.
11)
Gli Elvezi incendiano tutte le loro città, circa dodici di numero.
12)
Che cosa è più duro di un sasso? Che cosa più molle dell’onda? Tuttavia i
duri sassi vengono scavati dalla molle onda.
13)
A nessuno accordasti più benefici che a me.
14)
Cleopatra fu una donna di eccezionale bellezza.
15)
Quanto ciascuno stima se stesso (= stima egli stesso sé), tanto viene stimato
dagli amici.
16)
San Paolo fu condannato al carcere.
17)
Tutti usufruiamo della luce del sole.
18)
Quella casa fu
valutata (= ebbe il valore di) mille sesterzi
Traduci:
1)
Libero te metu. Cic.
2)
Numa, cum undequadraginta annos summa in pace concordiaque regnavisset,
excessit e vita. Cic.
3)
Hercynia silva oritur ab Helvetiorum finibus et pertinet ad fines
Dacorum. Caes
4)
Invenietis id facinus natum a cupiditate. Cic.
5)
Nostri, tametsi a duce et a fortuna deserebantur, tamen omnem spem
salutis in virtute ponebant. Caes.
6)
De Magonis interitu duplex memoria prodita est. Nep.
7)
Ex quo intellegi potest nullum bellum esse iustum, nisi quod, rebus
repetitis (= dopo aver chiesto soddisfazione) geratur. Cic.
8)
Prodigiis atque portentis di immortales nobis futura praedicunt. Cic.
9)
Mulier illa abundat audacia, consilio et ratione deficitur. Cic
10)
Plebs novarum rerum studio Catilinae incepta probabat. Sall.
11)
Ut non omne vinum, sic non omnis natura vetustate coacescit. Cic.
12)
Fit ab his certior Caesar duces adversariorum silentio copias castris educere.
Caes.
13)
Alios videmus velocitate ad cursum, alios viribus ad luctandum valere. Cic.
14)
Nobis contigit ut in gerenda re publica aliquid essemus memoria dignum
consecuti. Cic.
15)
Malus est vocandus qui sua (ablativo) est causa (ablativo) bonus. Publ. Syr.
1)
Ti libero dalla paura.
2)
Numa Pompilio, dopo aver regnato 39 anni in somma pace e concordia, morì.
3)
La selva Ercinia inizia (= nasce) dai confini degli Elvezi e si estende
fino ai confini dei Daci.
4)
Scoprirete che quel delitto è nato dalla cupidigia.
5)
I nostri, sebbene fossero abbandonati dal comandante e dalla fortuna,
tuttavia ponevano nel valore ogni speramza di salvezza.
6)
Sulla morte di Magone è stata tramandata una duplice versione.
7)
Da ciò si può capire che nessuna guerra è giusta se non quella che si
combatte dopo aver chiesto soddisfazione.
8)
Gli dei immortali ci predicono il futuro con prodigi e portenti.
9)
Quella donna abbonda di sfrontatezza, (ma) manca di intelligenza e
razionalità.
10)
La plebe per amore di rivolgimenti approvava le iniziative di Catilina.
11)
Come non tutti i vini diventano aceto (= ogni vino diventa aceto) col passare
degli anni, così non tutti i caratteri inacidiscono.
12)
Cesare viene informato da costoro che i comandanti degli avversari conducevano
le truppe in silenzio fuori dell’accampamento.
13)
Vediamo che alcuni hanno attitudine per la corsa grazie alla velocità, altri
per la lotta grazie alla forza.
14)
Ci toccò di conseguire qualcosa di degno di memoria nell’amministrazione
dello Stato (= nell’amministrare lo Stato).
15)
Deve essere chiamato malvagio colui che è buono per suo interesse.
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