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 Altri complementi in accusativo

 

 

a) Complementi notevoli in accusativo;

b) Usi particolari dell'accusativo;

 

 

a) Complementi notevoli in accusativo

 

Oltre al complemento oggetto e a tutti i complementi che si esprimono con preposizioni che reggono l'accusativo (complemento di moto a luogo, di moto per luogo, di fine, di tempo continuato ecc.), particolare attenzione meritano:

1)

il complemento di estensione nello spazio: indica una dimensione espressa generalmente da un numerale e si trova in:

a)

accusativo quando è accompagnato dagli aggettivi altus = alto, latus = largo, longus = lungo; oppure dalle espressioni pateo, extendor in altitudinem, in latitudinem, in longitudinem = mi estendo in altezza, larghezza, lunghezza:

es.:

Fossa tredecim pedes lata erat = La fossa era larga tredici piedi;

Planities quattuor milia passuum patebat in longitudinem = la pianura si estendeva in lunghezza quattro miglia;

b)

genitivo quando è retto da un sostantivo:

es.:

Murum pedum sedecim perducit = fa costruire un muro di sedici piedi.

2)

il complemento di distanza: esso dipende per lo più dai verbi absum = sono lontano; disto = sono distante; pono (castra) = pongo il campo e indica mediante un numerale, quanto si dista da un luogo. Il luogo da cui si dista, si esprime sempre con a, ab + ablativo, anche se si tratta di un nome di città; il numerale che esprime la distanza si trova in:

a)

accusativo o ablativo indifferentemente:

es.:

Ab urbe aberat milia passuum ducenta = Distava dalla città duecento miglia; 

Templum quinque milibus passuum ab urbe distabat = Il tempio distava dalla città cinque miglia.

b)

genitivo in dipendanza dagli ablativi spatio, intervallo:

Nota bene:

-

se manca il luogo da cui si dista, il numerale che indica la distanza si rende con a, ab + ablativo;

es.:

Castra posuit a quattuor milibus passuum = pose il campo a quattro miglia;

-

se si vuole indicare il tempo impiegato a percorrere una determinata distanza, si usa iter + genitivo; l'espressione italiana "due giorni di cammino" corrisponde in latino a "il cammino di due giorni":

es.:

Capua iter duorum dierum aberat = Capua distava due giorni di cammino;

-

se la distanza viene calcolata da Roma, si ricorre generalmente a ad + numerale ordinale in accusativo + lapidem:

es.:

T. Pomponius Atticus sepultus est iuxta viam Appiam ad quintum lapidem = Tito Pomponio Attico fu sepolto lungo la via Appia a cinque miglia (= alla quinta pietra miliare da Roma).

3)

il complemento di età: indica l'età di una persona e può esprimersi in latino in più modi:

a)

con il participio natus + l'accusativo del numero (cardinale) degli anni + annos (natus si trova nella costruzione latina dopo annos);

es.:

Hannibal novem annos natus iuravit se numquam in amicitia cum Romanis fore;

b)

con le parole puer, adolescens, vir, senex + il genitivo del numerale (cardinale);

es.:

Hannibal puer novem annorum iuravit se numquam in amicitia cum Romanis fore;

c)

con il participio agens + l'accusativo del numerale ordinale aumentato di un'unità;

es.:

Hannibal decimum annum agens iuravit se numquam in amicitia cum Romanis fore;

d)

con l'ablativo del numerale ordinale accompagnato da aetatis;

es.:

Hannibal anno aetatis nono iuravit se numquam in amicitia cum Romanis fore.

 

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b) Usi particolari dell'accusativo

 

1)

Accusativo di relazione: è un costrutto passato dalla lingua greca a quella latina per indicare originariamente con quale parte del corpo sia in relazione un modo di essere:

es.:

Mulieres nudae brachia clementiam rogabant = Le donne con le braccia nude (= nude relativamente alle braccia) invocavano clemenza;

Molto più frequente è il suo uso con il neutro pronominale:

es.:

Id te rogo = ti prego di questo;

Hoc gaudeo = godo di questo.

2)

Accusativo avverbiale: spesso l'accusativo neutro di aggettivi o pronomi viene usato con valore avverbiale e come tale tradotto in italiano: multum = molto; paulum = poco; aliquantum = alquanto; tantum = tanto; quantum = quanto; plus = più; minimum = minimamente; quid? = perché; ecc.

es.:

Quid illa commemoro? = Perché ricordo quelle cose?

Stesso valore avverbiale hanno anche alcune espressioni quali magnam (maiorem, maximam) partem = in gran (maggior, massima) parte; partim... partim = in parte... in parte; id aetatis = di, a quella età; ecc.

es.:

Suebi non multum frumento, sed maximam partem lacte atque pecore vivunt = Gli Svevi non vivono molto di frumento, ma per la massima parte di latte e carne.

3)

Accusativo esclamativo: oltre che con il nominativo, il dativo e il vocativo, le formule esclamative si esprimono con l'accusativo semplice o accompagnato da interiezioni quali o, en, ah, heu, ecc.

es.:

O me miserum! = o me infelice!

 

 

 

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