Il Vocativo |
Č il caso del complemento di vocazione ed č espresso mediante il nome, proprio o comune, della persona invocata o interpellata, con cui concorda anche l’attributo o l’apposizione ad esso riferito.
Normalmente si trova tra due virgole e il verbo č alla seconda persona singolare o plurale dell’imperativo.
Fatta eccezione per i sostantivi della seconda declinazione uscenti in -us o in -ius, i nomi appartenenti alle altre declinazioni hanno il vocativo uguale al nominativo.
Spesso il vocativo č preceduto dalle interiezioni o, oh, heu, pro, ecce, en:
Es.: | Vale, mi suavissime et optime frater = Addio, mio dolcissimo e meraviglioso fratello; |
Cn. Corneli, macte virtute esto = Cneo Cornelio, sia lode a te per il tuo valore; | |
Heu fuge, nate dea! = Oh fuggi, (uomo) nato da una dča! |