Serietà di studi e oculatezza di scelte alla base del successo Qual è la conclusione dunque? I genitori devono essere biasimati (lett.: sono degni di biasimo), che non vogliono che i loro figli facciano progressi con una severa disciplina. Prima di tutto, infatti, come tutte le cose, sacrificano all'ambizione anche le loro speranze. In seguito, poiché hanno fretta di veder realizzati i loro desideri (lett.: si affrettano verso i desideri), spingono nel Foro delle menti ancora immature e ammantano di (quell')eloquenza di cui confessano che non c'è nulla di più grande, bambini che ancora devono nascere. Se invece lasciassero che il percorso scolastico si svolgesse gradualmente (lett.: ci fossero gradi delle fatiche), di modo che i giovani studenti si imbevessero di letture serie (lett.: seria lettura), temprassero l'animo a insegnamenti di saggezza, correggessero le (loro) parole con penna implacabile, ascoltassero a lungo ciò che vogliono imitare, si convincessero che non è affatto stupendo ciò che piace ai ragazzini, allora quella grande orazione avrebbe il peso della sua nobiltà. Ora invece, da bambini si gingillano a scuola (lett.: nelle scuole), da giovani vengono presi in giro nel Foro e, cosa che è più vergognosa di entrambe (le situazioni precedenti), nessuno vuole confessare in vecchiaia ciò che ha imparato in modo sbagliato (lett.: ciò che ciascuno ha imparato erroneamente, non vuole confessare).
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