Gli
uomini sono nati per la vita sociale Poiché nessuno vuole trascorrere la vita in somma solitudine neppure con infinita abbondanza di piaceri, si capisce facilmente che noi siamo nati per un’unione e aggregazione di uomini e per una comunità naturale. Siamo poi spinti dalla natura a voler giovare al maggior numero possibile di persone [lett.: a più (persone) possibile] sia soprattutto insegnando sia dando norme di saggezza. Pertanto non è facile trovare (qualcuno) che non insegni ad un altro ciò che egli stesso sa; così non siamo solo propensi ad imparare ma anche ad insegnare. E come ai tori è stato dato dalla natura di combattere per i vitellini contro i leoni con grandissima forza e slancio, così quelli che possiedono i mezzi (lett.: valgono per i mezzi) e possono farlo, come sappiamo (lett.: abbiamo appreso) di Ercole e di Libero, sono spinti dalla natura a salvare il genere umano. E anche quando chiamiamo Giove Ottimo e Massimo e per giunta Salvatore, Ospitale, Statore, vogliamo che si capisca questo, che la salvezza degli uomini è nella sua protezione. D'altra parte non si addice affatto, quando siamo tra di noi spregevoli e trascurati, chiedere di essere cari agli dei immortali e di essere amati da loro. Come dunque ci serviamo delle membra prima di aver imparato per quale utilità le abbiamo, così siamo per natura uniti e associati fra noi per (formare) una comunità di cittadini (lett.: civile). Copyright: traduzione di proprietà del sito www.studentimiei.it. Diritti riservati. |