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Brevissima è la vita degli uomini

 

La vita più breve ed angosciata è (tipica) di quelli che si dimenticano del passato, trascurano il presente, temono il futuro: quando sono giunti alla fine, poveretti, capiscono tardi che sono stati tanto a lungo impegnati, mentre non facevano nulla. Perché talvolta invocano la morte, non devi pensare che questo argomento sia la prova (lett.: non c'è motivo per cui tu pensi che sia provato da questo argomento) che quelli vivono una vita lunga. Li tormenta l'ignoranza con sentimenti non chiari e che incorrono in quelle stesse cose che temono; spesso perciò desiderano la morte, perché (la) temono. Neppure quella è una prova per cui (tu) debba pensare che (essi) vivano a lungo (lett.: non è la prova di persone che vivono a lungo), il fatto (cioè) che a loro la giornata sembri interminabile, che, finché arriva il momento stabilito per la cena, si lamentano che le ore trascorrano lentamente; infatti se qualche volta le occupazioni li abbandonano, rimasti in ozio, smaniano e non sanno come disporne o (come) impiegarlo. E così si rivolgono a qualche occupazione e tutto il tempo che intercorre è gravoso (per loro), esattamente, per Ercole, come, quando è stato fissato un giorno di un combattimento gladiatorio, o quando si aspetta il momento stabilito di qualche altro spettacolo o piacere, vogliono scavalcare i giorni intermedi.

 

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