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I Tarantini
persuadono Pirro a soccorrerli
Πύρρος ὁ Ἠπειρώτης πρῶτος ἐξ τῆς ῾Ελληνικῆς γῆς τὸν ᾿Ιονίον διέβαινε ἐπὶ
τοῖς῾Ρωμαίοις, ὡς τοῖς Ταραντίνοις βοηθοίη. Πρότερον γὰρ αὐτοῖς ἔτι πρὸς
῾Ρωμαίους πόλεμος ἦν, ἀντέχειν δὲ πρὸς σφᾶς οὐκ ἐδύναντο. Οἱ δὲ πρέσβεις
τῶν
Ταραντίνων, ὅπως τὸν Πύρρον ἀναπείθωσι, ἐδίδασκον ὡς ἡ ᾿Ιταλία εὐδαιμονίας ἕνεκα
ἀντὶ ὅλης τῆς ῾Ελλάδος εἴη καὶ ὡς οὐχ ὅσιον αὐτῷ εἴη σφᾶς παραπέμπειν·
προσετίθησαν γάρ σφισι προϋπάρχειν εὐεργεσίαν πρὸς αὐτόν. Τούτων δὲ λεγόντων,
μνήμη τὸν Πύρρον εἰσήρχετο τῆς ἁλώσεως τῆς ᾿Ιλίου, καί ἤλπιζε τὴν αὐτὴν τύχην,
ὅτι στρατεύειν ἔμελλεν ἐπὶ Τρώων ἀποίκους αὐτὸς ᾿Αχιλλέως ἀπόγονος. Pausania, Viaggio in Grecia 1. 12. 1-2 passim
Ed ecco la traduzione letterale
L’epirota Pirro, per primo dalla terra greca attraversava lo Ionio per attaccare i Romani (lett.: contro i Romani) per andare in aiuto dei Tarantini. Essi infatti avevano già prima una guerra contro i Romani ma non potevano resistere contro di loro. Gli ambasciatori dei Tarantini allora, per convincere Pirro, (gli) spiegavano che l’Italia per la (sua) prosperità era preferibile all’intera Grecia e che a lui non era lecito respingerli: aggiungevano infatti che essi vantavano (lett.: per loro preesisteva) un beneficio precedente verso di lui. Mentre questi parlavano a Pirro veniva (lett.: in Pirro entrava) il ricordo della presa di Troia e sperava (che avrebbe avuto) la stessa fortuna, poiché egli, discendente di Achille, si accingeva a fare una spedizione contro i coloni dei Troiani.
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