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Il disastro di Egospotami I

 

᾿Εκεῖθεν δ' εὐθὺς ἐπισιτισάμενοι ἔπλευσαν εἰς Αἰγὸς ποταμοὺς ἀντίον τῆς Λαμψάκου· διεῖχε δ' ὁ ῾Ελλήσποντος ταύτῃ σταδίους ὡς πεντεκαίδεκα.  ᾿Ενταῦθα δὴ ἐδειπνοποιοῦντο.  Λύσανδρος δὲ τῇ ἐπιούσῃ νυκτί, ἐπεὶ ὄρθρος ἦν, ἐσήμηνεν εἰς τὰς ναῦς ἀριστοποιησαμένους εἰσβαίνειν, πάντα δὲ παρασκευασάμενος ὡς εἰς ναυμαχίαν καὶ τὰ παραβλήματα παραβάλλων, προεῖπεν ὡς μηδεὶς κινήσοιτο ἐκ τῆς τάξεως μηδὲ ἀνάξοιτο.  Ο δὲ ᾿Αθηναῖοι ἅμα τῷ ἡλίῳ ἀνίσχοντι ἐπὶ τῷ λιμένι παρετάξαντο ἐν μετώπῳ ὡς εἰς ναυμαχίαν. ᾿Επεὶ δὲ οὐκ ἀντανήγαγε Λύσανδρος, καὶ τῆς ἡμέρας ὀψὲ ἦν, ἀπέπλευσαν πάλιν εἰς τοὺς Αἰγὸς ποταμούς.

Senofonte, Elleniche, 2. 1. 21-23


 

 

Ed ecco la traduzione letterale

                                                            

Da lì subito dopo aver fatto rifornimento, navigarono verso Egospomani, di fronte a Lampsaco; l’Ellesponto qui era largo circa 15 stadi. E qui pranzavano. Lisandro, la notte seguente, quando era l’alba, diede il segnale di imbarcarsi sulle navi dopo aver fatto colazione e dopo aver preparato tutte le cose per una battaglia navale e avendo posto i ripari (ai fianchi delle navi), ordinò che nessuno si muovesse dallo schieramento e che andasse al largo. Gli Ateniesi allora al sorgere del sole, si schierarono in linea di fronte al porto per la battaglia navale. Ma poiché Lisandro non mosse (le navi) all’attacco ed era già sera, ritornarono di nuovo a Egospotami.


 


 

 

 

 

   

 

 

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