Torna all'Indice delle versioni
Gelosia di Dioniso ᾿Αφικομένη τοίνυν πρὸς Διονύσιον τοῦτο μόνον εἶπεν, ὅπερ ἤκουσε παρὰ τῆς ἱερείας· ἠπίστατο γὰρ ὅτι φύσει περίεργός ἐστιν ὁ ῎Ερως κἀκεῖνος δι' ἑαυτὸν πολυπραγμονήσει περὶ τῶν γεγονότων. Ὅπερ οὖν καὶ συνέβη. Πυθόμενος γὰρ ὁ Διονύσιος εὐθὺς ἐνεπλήσθη ζηλοτυπίας καὶ πόρρω μὲν ἦν τοῦ Χαιρέαν ὑποπτεύειν, ἔδεισε δὲ μή τις ἄρα λανθάνῃ κατὰ τοὺς ἀγροὺς ἐπιβουλὴ μοιχική· πάντα γὰρ ὑποπτεύειν αὐτὸν καὶ δεδιέναι τὸ κάλλος ἀνέπειθε τῆς γυναικός. Ἐφοβεῖτο δὲ οὐ μόνον τὰς παρὰ ἀνθρώπων ἐπιβουλάς, ἀλλὰ προσεδόκα τάχα αὐτῷ καταβήσεσθαι καὶ θεὸν ἐξ οὐρανοῦ ἀντεραστήν. Καλέσας τοίνυν Φωκᾶν διηρεύνα “Τίνες εἰσὶν οἱ νεανίσκοι καὶ πόθεν; Ἆρά γε πλούσιοι καὶ καλοί; Διατί δὲ τὴν ἐμὴν ᾿Αφροδίτην προσεκύνουν; Τίς ἐμήνυσεν αὐτοῖς; Τίς ἐπέτρεψεν;” Ὁ δὲ Φωκᾶς ἀπέκρυπτε τὴν ἀλήθειαν, οὐ Διονύσιον δεδοικώς, γινώσκων δὲ ὅτι Καλλιρόη καὶ αὐτὸν ἀπολεῖ καὶ τὸ γένος αὐτοῦ, πυθομένη περὶ τῶν γεγονότων. Ἐπεὶ οὖν ἔξαρνος ἦν ἐπιδεδημηκέναι τινάς, οὐκ εἰδὼς ὁ Διονύσιος τὴν αἰτίαν ὑπώπτευσε βαρυτέραν ἐπιβουλὴν καθ' ἑαυτοῦ συνίστασθαι. Διοργισθεὶς οὖν μάστιγας ᾔτει καὶ τροχὸν ἐπὶ Φωκᾶν, καὶ οὐ μόνον ἐκεῖνον ἀλλὰ καὶ τοὺς ἐν τοῖς ἀγροῖς ἅπαντας συνεκάλει μοιχείαν πεπεισμένος ζητεῖν.
Caritone, Cherea e Calliroe 9. 4-7
Ed ecco la traduzione letterale
Dunque giunta da Dionisio, disse soltanto quello che aveva sentito dalla
sacerdotessa: sapeva infatti che Amore è per natura curioso e che quello per
conto suo avrebbe indagato sulle cose accadute. E questo dunque accadde. Infatti
Dionisio essendo venuto a saperlo, subito fu preso da gelosia ed era lontano dal
sospettare Cherea, ma temette che si tramasse qualche adulterio nei campi senza
che lo sapesse. Infatti la bellezza della moglie lo induceva a sospettare e a
temere tutto. Ma temeva non solo le macchinazioni da parte degli uomini, ma si
aspettava che rapidamente addirittura un dio sarebbe sceso dal cielo come rivale
in amore. Avendo dunque chiamato Foca, domandava: “Chi sono i giovinetti e da
dove (vengono)? Sono ricchi e belli? E perché adoravano la mia Afrodite? Chi la
indicò a loro? Chi li autorizzò?” Ma Foca nascondeva la verità, non perché
temesse Dioniso, ma perché sapeva che Calliroe avrebbe rovinato lui e la sua
famiglia se fosse venuta a conoscenza dei fatti accaduti. Poiché dunque negava
che fossero arrivati dei forestieri, Dioniso non conoscendo la causa, sospettò
che venisse ordita contro di lui una insidia più grave. Adiratosi dunque,
chiedeva le fruste e la ruota contro Foca e convocava non solo lui ma anche
tutti quelli che erano nei campi convinto di far luce su (lett.: di cercare) un
adulterio
|
In questa sezione, sei il visitatore numero